Carcere e cinema. L'arte cinematografica diventa strumento di condivisione, stimolando in ciascuno nuove conoscenze e momenti di riflessione su di sé e sugli altri. E’ questa la filosofia del progetto che il Sert Altavaldelsa dell'Azienda Asl Toscana Sud Est, porta avanti insieme alla Casa di Reclusione di Ranza di San Gimignano con la partnership delle Associazioni cinematografiche di Siena “Visionaria” e “Campo e Controcampo”
Sinergia tra la Polizia di Stato e la Giustizia alla base dell’accompagnamento di ieri in frontiera, di un tunisino di 50 anni che era recluso al Carcere di San Gimignano, in provincia di Siena. Lo straniero è stato prelevato dai poliziotti della Squadra Espulsioni dell’Ufficio Immigrazione della Questura che hanno provveduto prima alla trattazione delle pratiche inerenti la sua espulsione e poi all’accompagnamento all’aeroporto di Fiumicino, dove è stato imbarcato su un aereo diretto a Tunisi, lasciando definitivamente il nostro paese
«Il carcere in epoca moderna passa dalle punizione corporali (fino al Seicento/ Settecento) al carcere come pena per eccellenza (Ottocento)», spiega Valentina Mancini
Da mercoledì 10 agosto (in concomitanza con la “Festa di San Lorenzo”) prende il via “L’Ora d’Aria”, rassegna di teatro amatoriale ideata nel 2008 dal compianto Paolo Puccini, noto artista castellano
Per la prima volta entreranno in campo l’USE Pallavolo e il Cascine Volley Empoli per un match insieme alle donne detenute. L’evento è patrocinato e promosso dal Comune di Empoli, che nella persona di Fabrizio Biuzzi, assessore allo sport, ha lanciato questa proposta, come volano di un progetto sportivo più ampio e articolato
Nel 2002 aveva intenzionalmente dato fuoco alla baracca dove dormivano due extracomunitari, per motivi banali, uccidendoli entrambi. Ma il duplice omicidio volontario è stato solo il culmine di una serie di reati commessi da M.N., marocchino di 48 anni, che annovera precedenti vari nella sua “carriera”, tra i quali lesioni personali, spaccio di sostanze stupefacenti, circonvenzione di incapaci e incendio doloso
I testi, fioriti nel deserto della reclusione in un Istituto di pena, vengono qui raccolti e pubblicati a cura di Maria Rosa Tabellini, coordinatrice del laboratorio
«L'articolo 27 della Costituzione afferma che le pene detentive devono tendere alla rieducazione del condannato - ha sottolineato l'assessore Grieco -, per questo è indispensabile portare l'istruzione scolastica all'interno degli istituti di pena grazie a concrete opportunità di rieducazione e di apprendimento. L'attività scolastica e l'impegno che si mette in atto con il progetto "Tra le righe" contribuisce dunque a dotare adeguati strumenti didattici che riteniamo possano contribuire a costruire il percorso riabilitativo dei detenuti, che siano italiani o stranieri, presenti nelle carceri del nostro territorio»
Ed è quanto è accaduto a Siena, dove la Polizia di Stato, a seguito del provvedimento emesso nei confronti di un cittadino albanese di 43 anni, dal Magistrato di Sorveglianza, lo scorso mese di novembre, ha eseguito il decreto di espulsione accompagnando lo straniero alla frontiera, per rimpatriarlo in Albania, dove sconterà gli ultimi anni di pena. La storia dell’albanese nel nostro paese comincia diversi anni fa, intorno al 2003, quando gli viene rilasciato un permesso di soggiorno per motivi familiari, da lui richiesto alla Questura di Milano perché sposato con una cittadina italiana
«Ora i dipendenti effettivamente in servizio sono circa 140 poliziotti penitenziari - continua - con diversi ruoli, ma dovrebbero essere 248. Per garantire i turni l'Amministrazione si gira dall'altra parte e non applica neppure la normativa che prevede l'esenzione dal turno notturno per gli ultra cinquantenni con trent'anni di servizio. Presto sarà in scadenza il Direttore, che era stato assegnato a Ranza dopo anni di carenze e nomine "fantasma", quindi nei prossimi mesi potrebbe essere a rischio anche la continuità di una direzione stabile».