Venerdì scorso, il 22 giugno, si è tenuto a Roma un nuovo incontro con la Cosmo Spa, l'azienda che ha rilevato tredici negozi della nota catena (tra cui quello di Colle) e che, attraverso il marchio Globo, si occupa di abbigliamento, calzature e pelletteria. E' stata lanciata anche una raccolta firme indirizzata al sindaco colligiano Paolo Canocchi con la quale si chiede all'Amministrazione comunale di continuare in quel luogo la vendita della categoria merceologica precedentemente trattata
Investimenti ritenuti, sì, necessari dagli stessi lavoratori, ma che non possono passare e pesare ulteriormente sulle spalle dei dipendenti della Fonderia San Martino, che in questi anni hanno già pagato il prezzo in relazione alle proprie retribuzioni, sia attraverso la rimodulazione della 14esima mensilità, sia attraverso l'utilizzo dei contratti di solidarietà
Simoncini – che ha ricordato anche la mozione approvata recentemente, all'unanimità, dal Consiglio regionale sulla vertenza – ha confermato il pieno impegno dell'amministrazione regionale e del presidente Rossi per salvaguardare al massimo i livelli occupazionali, sia lavorando per aumentare la previsione di lavoratori reintegrati, sia prevedendo l'attivazione di processi di formazione e ricollocazione produttiva per chi dovesse rimanere escluso
I sindaci valdelsani, insieme al sindacato e ai lavoratori, hanno inviato all'azienda la richiesta di sospendere ogni operazione di trasporto dei prodotti interni al negozio, affinché si prenda del tempo per affrontare la situazione e trovare delle eventuali soluzioni. Un punto di svolta sulla faccenda potrebbe arrivare nei prossimi incontri: l'incontro presso la Regione Toscana di giovedì prossimo, e quelli con l'azienda il 22 e il 29 giugno
«Come spesso accade - scrivono i pensionati dello Spi Cgil - i lavoratori, pur essendo incolpevoli, pagano in prima persona le speculazioni finanziarie che rientrano in una logica di mercato e che guardano solo al profitto. Non è accettabile né tanto meno comprensibile come a fronte di risultati importanti conseguiti dal negozio di Colle di Val d'Elsa non se ne tenga conto e si distrugga un apparato di persone professionalmente preparate e qualificate che hanno contribuito a rendere grande il Mercatone Uno»
In attesa degli incontri che si terranno il 22 e il 29 giugno, i dipendenti hanno lanciato una petizione che chiunque può firmare, andando di persona al presidio, e con la quale si chiede all'Amministrazione comunale colligiana di continuare in quel luogo la vendita della categoria merceologica trattata dal Mercatone Uno (cosa che non succederebbe, visto che il negozio di Colle è uno di quelli passati alla Cosmo Spa, che si occupa di abbigliamento, calzature e pelletteria)
«La motivazione - come ci ha spiegato una di loro - è stata fatta ricadere sulle licenze, che sono minori per beni non ingombranti, come i vestiti, rispetto a quelli ingombranti, come appunto i mobili». Il punto vendita di Colle di Val d’Elsa è uno dei 13 acquistati dall'abruzzese Cosmo, che attraverso il marchio Globo si occupa di abbigliamento, scarpe, pelletteria. Oltre alla preoccupazione di non vedere il proprio posto confermato, i lavoratori temono anche per la riorganizzazione, dovuta al cambio di settore
«Non è accettabile che si continui a sacrificare i lavoratori sull'altare di una mera logica del mercato che impone manovre finanziarie prive di ogni fondamento. Tra i suoi circa 50 lavoratori si sono formate diverse ed importanti professionalità che sono state in grado di produrre utili anche nei momenti più delicati e complessi e che oggi, per ragioni a loro non imputabili, corrono il serio pericolo di ritrovarsi senza occupazione»
«La comunità valdelsana ha risposto in maniera inaspettata - raccontano - Le associazioni, semplici cittadini ci hanno sostenuto fin dall'inizio in vario modo. La Misericordia di Colle ci ha portato la roulotte e una maglietta, ci arriva cibo in continuazione, soprattutto la sera. Molte persone che si trovano a passare con la macchina da qui davanti ci suonano il clacson in segno di incoraggiamento». Nei giorni scorsi si sono recati sul posto anche i sindaci di Casole e Poggibonsi e una delegazione dell'Amministrazione di Colle
Il 21 maggio, dopo tre anni di bandi andati deserti, i commissari straordinari Stefano Coen, Vincenzo Tassinari, Ermanno Sgaravato hanno illustrato al Ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione ministeriale sull’aggiudicazione dei compendi aziendali relativa a 68 punti vendita in tutta Italia sui 74 oggetto del bando di cessione: 55 (47 attivi e 8 che sono già stati chiusi 3 anni fa) sono stati ceduti alla Shernon Holding srl, società italiana con sede a Milano; 13 alla Cosmo spa, che si distingue attraverso il marchio di abbigliamento Globo