«Trovarsi in quei posti, di fronte a quelle immagini, vedere coi propri occhi e provare a capire è il miglior modo per mantenere viva la memoria e per acquisire consapevolezza di quanto accaduto in quegli anni - spiega Alessio Mantellassi, presidente ANED Empolese Valdelsa -. Si tratta di un viaggio che rappresenta una tappa significativa in un percorso che coinvolge gli studenti grazie all'impegno degli insegnanti e al supporto delle amministrazioni comunali»
Il 24 febbraio, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha unanimemente adottato una risoluzione per una tregua in tutta la Siria. Ciò ha offerto un barlume di speranza per evitare altri massacri di civili. Nonostante questo, resta innegabile il silenzio seguito all'intensificazione degli attacchi turchi. L'esercito Arabo Siriano ha scelto di evitare ogni confronto diretto che potrebbe opporsi ai piani di Erdogan e di abbandonare le forze siriane democratiche
27 gennaio 1945: furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz rivelando al mondo l'orrore umano del genocidio nazista. Furono tanti gli uomini, le donne ed i bambini perseguitati con le leggi razziali e poi strappati alla loro vita e deportati nei lager da dove in pochi riuscirono a tornare e con le loro testimonianze hanno raccontato quell'agghiacciante pagina della nostra storia che non deve e non può essere dimenticata
«Difficile davvero descrivere l'emozione di questa mattina - commenta il primo cittadino affidato al proprio profilo Facebook -. A Empoli oggi è arrivata la primavera, quella bella. Fatta di libertà e democrazia, di storia e dei nostri eroi: partigiani, volontari della guerra di Liberazione, ex deportati. Dopo 70 anni dal vostro sacrificio finalmente il nostro Gonfalone è stato insignito con la Medaglia d'oro al Merito Civile. Grazie al Presidente della Repubblica, al Ministro Marco Minniti per essere venuto a consegnarla, grazie a Dario Parrini e Luca Lotti per aver sostenuto la richiesta dell'amministrazione»
La figlia del fondatore di Emergency racconta attraverso parole come sicurezza, pancia, assedio, storie di guerra e di paura, che partono dal G8 di Genova e toccano l'Afghanistan, il Sudan, l'Iraq
Il 29 dicembre 1943 alle 13.15 l'aria si riempì del rombo cupo delle fortezze volanti, i bombardieri delle truppe Alleate. Pochi istanti e una pioggia di bombe cadde sulla città. Furono momenti terribili. Alla prima ondata ne seguì una seconda, ancor più devastante. Case, fabbriche, vie e piazze del centro vennero abbattute e distrutte. Sotto le macerie si contarono 105 morti e centinaia di feriti. Il 75 per cento degli edifici venne distrutto. Poggibonsi pagò un tributo enorme in termini di vittime e di distruzione
La mattina dedicata ai diritti umani si aprirà alle ore 9.30 con il saluto di Ilaria Garosi, assessore alla pace e diritti di San Gimignano e di Marco Lisi, dirigente scolastico della scuola secondaria di primo grado di San Gimignano, prima di entrare nel vivo con l’intervento di Serenella Pallecchi, presidente Arci provinciale di Siena e di Raffaele Crocco, per anni inviato Rai per seguire conflitti in tutto il mondo, tra i fondatori di Peacereporter e oggi direttore dell’Atlante, di cui è stato anche l’ideatore. Al termine dell’iniziativa, l’Arci donerà alcune copie dell’Atlante alla scuola secondaria di primo grado
La prima delle conferenze si è svolta oggi in collaborazione con le scuole, a cui era dedicata. Ha visto la partecipazioni di tre classi terze di scuola media dell'Istituto Comprensivo 1. La seconda conferenza si svolgerà sabato all'Accabì alle 17. Aperta al pubblico, avrà come relatore Maria Cristina Scalet, direttore del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto che si occuperà di "La guerra sul fronte italiano e Caporetto". Claudio Biscarini affronterà il tema "La Blitzkrieg a Caporetto". Il tutto con il patrocinio del Comune
«E' stata un'esperienza unica per tutti – dice l'Assessore Clara Conforti – si ringrazia lo SPI-CGIL di Certaldo e il Comitato della Memoria per aver organizzato una così interessante visita. Fondamentale la presenza degli studenti con i quali abbiamo riflettuto su ciò che è avvenuto nel nostro Paese e su quello che sta accadendo nel mondo adesso. É stata un'opportunità per approfondire la storia»
«Vittorio è stato un protagonista della storia, della politica e dell'impegno civile della nostra provincia e dell'Italia - fa sapere l'ANPI Valdelsa - ma, soprattutto, è stato colui che ha saputo e voluto tramandare la memoria e raccontare dei tragici eventi e della rinascita del nostro Paese, soprattutto ai più giovani. Tutti gli amici dell'ANPI della Valdelsa portano con sé un ricordo personale di Vittorio, degli innumerevoli incontri a cui ha partecipato. Di certo, non sarà possibile dimenticare la forza che ha sempre accompagnato le sue parole e i suoi occhi sempre accesi»