Irene si cimenterà sia nella staffetta che nella prova individuale, nei 200 metri. La velocista colligiana è tornata da poco dai Mondiali di Doha, dove ha conquistato, insieme alle sue compagne della 4x100, il pass per le Olimpiadi e il record italiano
Si classificano settime le atlete italiane impegnate nella finale 4x100 della staffetta femminile a Doha, concludendo con 42''98
Si piazzano al nono posto, sarebbero le prime escluse, ma la squalifica per cambio irregolare del Brasile fa ottenere loro la promozione. L'atleta colligiana alla fine scoppia in lacrime, lacrime di gioia e soddisfazione che arrivano al termine di una stagione per niente facile
«Mi dispiace non gareggiare individualmente ma purtroppo lo stop dovuto alla microfrattura ha condizionato la stagione e per 9 centesimi non sono riuscita a confermare lo standard per i 100mt - ci ha detto l'atleta colligiana -. Comunque anche quest'anno ho fatto il miglior tempo italiano, nonostante i vari problemi»
«Lo starter ci ha giocato un brutto scherzo - ha spiegato -, ci ha tenute tantissimo in posizione e quando ha sparato non ero più pronta, andando così a fare controtempo e una reazione altissima dal blocco 0.297. Di solito parto in 0.140/150. Se fosse andata diversamente invece che correre in 12.12 forse sarei riuscita a fare 11.80. Peccato davvero»
Per la trasferta in Svizzera sono state selezionate, oltre a lei Anna Bongiorni (Carabinieri), Zaynab Dosso(Fiamme Azzurre), Gloria Hooper (Carabinieri), Alessia Pavese (Atletica Brescia 1950 Ispa Group), agli ordini del responsabile di settore Filippo Di Mulo
Ha dovuto rinunciare alla finale, ma si è detta comunque soddisfatta: «Ho provato comunque a correre, perché ero venuta appunto per questo e per migliorarmi. Ho corso gli ultimi 20 metri su una gamba sola in 11.46 e va benissimo! Peccato che adesso mi dà un po' fastidio la gamba e non potrò correre la finale, però sono molto contenta di essere qua e sono contenta di come ho corso la prima parte di gara perché si sono visti miglioramenti»
«La pista mi piacerebbe anche - ha detto la giovane colligiana -, però probabilmente per i velocisti non è proprio il top. Ne parlavo proprio con la mia allenatrice Vanna Radi: chi corre un po' più leggero, più 'di spinta' con i piedi a terra non spinge quanto chi corre più di forza. E' il primo 200 della stagione, dovevamo aprire in qualche modo. Sono contenta che non sia piovuto almeno oggi»
Si è tenuta venerdì 24 maggio allo stadio Raoul Guidobaldi di Rieti la prima edizione della Fastweb Cup, la riunione internazionale dedicata alle specialità veloci, organizzata da Sprint Academy - la prima scuola in Italia per l'allenamento della velocità - e Atletica Studentesca Rieti
Poco fa hanno disputato la finale, piazzandosi al quinto posto con 44.29. Sul podio USA (43.27), Jamaica (43.29), Germania (43.68), seguite dal Brasile (43.75).