Immediate ricerche hanno permesso di rintracciare in una via del centro T.A., cittadino tunisino di 25 anni, che è stato immediatamente fermato e trovato in possesso del telefono cellulare appena rubato alla ragazza. Per l’uomo sono scattate le manette, poiché responsabile di rapina e ingresso irregolare sul territorio nazionale
Alcuni giorni fa è stato arrestato dai Carabinieri G.G, 45 anni, di Poggibonsi. L’uomo, già indagato per l’assalto al caveau della Securpol di Colle Val d’Elsa dell’aprile 2016, dovrà scontare sette mesi agli arresti per il porto abusivo di armi in concorso e il possesso ingiustificato di chiavi alterate e oggetti atti allo scasso, motivo per il quale era già stato arrestato anni fa. Sconterà la pena presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. L'ordine di esecuzione è stato emesso dal Tribunale di Siena
I fatti si riferiscono al 16 ottobre 2016, quando a Poggibonsi i Carabinieri avevano tratto in arresto per quella rapina un altro giovane, all'epoca 19enne, residente a Colle di Val d'Elsa. I due, di comune accordo, dopo essersi introdotti con forza all'interno di un laboratorio di pasticceria in pieno centro a Poggibonsi, con atteggiamento intimidatorio e violento, avevano costretto il titolare del locale a consegnare loro generi alimentari e alcolici. Il tempestivo intervento dei Carabinieri aveva consentito di rintracciare i due fuggitivi, mentre a piedi cercavano di allontanarsi dal luogo dell'evento
Un noto negozio di generi alimentari nel centro storico di San Gimignano in queste ultime due notti e stato “visitato” dai ladri, che hanno forzato una porta secondaria posta sul retro. Questa notte i Carabinieri di San Gimignano, in abiti civili, si sono appostati in un locale attiguo a quello preso di mira e, intorno all'una e mezza di notte, hanno udito e visto un giovane che tentava nuovamente di entrare nel negozio, colpendo con forza la porta d’ingresso
La lista civica Insieme Poggibonsi interviene sul tema della sicurezza in città dopo gli ultimi episodi di cronaca. «Da inizio anno - dicono - assistiamo con preoccupazione ad una escalation di furti e rapine che stanno preoccupando i cittadini di Poggibonsi. Non solo fatti di cronaca da prima pagina ma anche una serie di atti vandalici a arredi urbani (panchine, lampioni) che denotano una mancanza di civiltà e un senso di insicurezza per le persone»
Il personale locale del Nucleo Operativo Radio Mobile è intervenuto questa mattina presso l’ufficio postale in Via Calabria 46, in località Fosci a Poggibonsi. Nella notte alcune persone si sono introdotte nel capannone della ditta confinante e, dopo aver forato con un flessibile la parete interna divisoria di pannelli prefabbricati in cemento, si sono introdotte nei locali delle Post e hanno messo fuori uso l’allarme. A questo punto si sono impossessati del denaro contante che si trovava nella cassaforte, circa 20mila euro in contanti
Dopo la prima confessione, anche gli altri due hanno ammesso le proprie responsabilità. Hanno detto di voler prendere i soldi per tornare nel proprio Paese. «Erano persone che frequentavano la parrocchia - ha spiegato il Procuratore Capo di Siena Salvatore Vitello durante la conferenza stampa - e che, come volontari, aiutavano i coniugi Bonelli-Vanni per piccole faccende domestiche. Hanno sfruttato la propria posizione per conoscere la casa e commettere questa rapina grave e spietata»
È stata finalmente rintracciata la Renault Modus rubata a Piombino e recante la targa di un’altra Renault rubata a Sovicille, che era sta utilizzata più volte dal malvivente, che ha imperversato in Toscana per tutto il 2017 e certo per parte del 2016. Analizzando accuratamente i luoghi battuti dal soggetto monitorato, sulla base dell’idea che egli fosse solito fare il cambio auto in punti a lui noti, lasciando la propria autovettura in qualche parcheggio isolato dove recuperava il mezzo rubato col quale andare a colpire, i Carabinieri hanno individuato, fra gli altri siti possibili, i dintorni della Stazione Ferroviaria di Cecina
L'uomo, tra il 2016 e il 2017, aveva compiuto ben sei colpi in provincia di Siena, tutte ai danni di filiali abbastanza isolate del Monte de' Paschi di Siena, per un bottino complessivo di oltre 100mila euro. Aveva cominciato a Rosia (25 luglio 2016), poi Arbia (29 agosto 2016), Vescovado di Murlo (7 agosto 2017), San giovanni D'Asso (4 settembre 2017), Sant'Angelo in Colle (18 ottobre 2017) e San Rocco a Pilli (6 novembre 2017)
I Carabinieri hanno accertato che M.R. di 23 anni, pregiudicato, ed E.G. minorenne, pregiudicata, utilizzando la pistola scacciacani priva di tappo rosso che avevano con sé, del tutto simile a un'arma vera, avevano compiuto due giorni prima una rapina a mano armata in un supermercato nell'hinterland napoletano e, dopo aver minacciato le commesse presenti, erano riusciti a fuggire asportando circa 2mila euro