Dell’eventuale razionamento verrà data congrua comunicazione a tutte le utenze. Si informano i cittadini dei territorio richiamati, che, a partire dalla notte di domenica prossima e nelle notti successive, potrebbero determinarsi, per verifiche di rete in vista del razionamento stesso, abbassamenti e mancanze d’acqua. Ricordando l’invito ad utilizzare la risorsa per i soli fini idropotabili, evitando sprechi e consumi impropri, ci scusiamo con i cittadini per i disagi che si potrebbero determinare nelle prossime ore
Le squadre di Publiacqua sono al lavoro per ridurre i disagi in corso mediante regolazioni di rete ed un'autobotte con rastrelliera è stata posizionata nei pressi di via Novoli, in un’area facilmente raggiungibile dalle auto. Al momento il serbatoio di Monte Petri sta tornando ai livelli di normalità e le problematiche registrate a San Filippo dovrebbero diminuire nelle prossime ore. Analogo beneficio si dovrebbe registrare anche per la tubazione che serve la zona sud del territorio comunale
«I cambiamenti climatici sono una cosa seria – prosegue Rossi – con i quali la Toscana ha già iniziato a confrontarsi e lavorare. Ci troviamo ad affrontare l'alternanza di periodi di siccità come l'attuale, che si presentano ogni 5 anni, con periodi di piogge intense che generano dissesto idrogeologico e alluvioni. La parte agricola è quella che al momento ne risente maggiormente, specialmente in Maremma, e infatti si calcolano danni per 150 milioni»
L’allarme siccità resta. Le piogge degli ultimi giorni hanno alleviato solo in minima parte e solo per qualche coltura (oliveti) una situazione drammatica per le campagne senesi. È piovuto poco, a macchia di leopardo e ormai troppo tardi
L'obiettivo è quello di contenere l'uso dell'acqua, ai fini di ottimizzare l'utilizzo della risorsa in previsione della naturale minore efficacia delle eventuali piogge nel periodo estivo. Sulla base dell'ordinanza pubblicata dal Comune l'acqua dell'acquedotto va usata in maniera accorta ed esclusivamente a scopi alimentari e igienico sanitari. È vietato l'impiego dell'acqua potabile proveniente dal pubblico acquedotto per scopi diversi
«L'ultimo piano da 120 milioni di euro - aggiunge Fratoni - è stato varato nel 2012 e ad oggi l'80% delle opere sono state realizzate, mentre il 15% sono in fase di completamento: è stato questo che ha permesso di attenuare i disagi della fase di emergenza attuale. Grazie all'applicazione della nostra legge 24 del 2012 che disciplina le emergenze idrica e idropotabile, abbiamo poi programmato nuove opere»
E' emergenza acqua in Toscana. Ma la Regione preferisce «la ricetta proibizionista (divieto di lavare auto , irrigare giardini, ecc) rispetto a quella di una gestione attenta preceduta da una programmazione consapevole della risorsa idrica. Tutte questioni per cui noi Geologi ci battiamo da tempo». Gestire e programmare, non proibire. Per Maria Teresa Fagioli, presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, la siccità non è un problema esclusivamente meteo, ma anche di scelte politiche miopi
L'ordinanza raccoglie l'invito rivolto dall'Autorità Idrica Toscana a tutti i Comuni della Toscana dopo lo stato di emergenza idrica dichiarato dalla Regione Toscana e prevede, fino alla revoca dello stesso provvedimento, anche l'utilizzo di acqua potabile per il riempimento di piscine o innaffiamento di parchi, giardini e orti. L'atto esclude parchi e giardini pubblici, ma invita l'Ufficio Tecnico comunale a limitare l'utilizzo di acqua potabile facendo ricorso, dove possibile, a fonti alternative non provenienti dall'acquedotto civico. Il rispetto dell'ordinanza su tutto il territorio comunale sarà controllato dalla Polizia municipale
«Queste situazioni di emergenza idrica – ha detto il presidente - stanno diventando sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico e dobbiamo fronteggiarle con azioni che ci garantiscano anche nel futuro. L'ultimo piano da 120 milioni di euro varato nel 2012 a seguito di un'altra crisi idrica (piano di cui l'80% delle opere sono state realizzate e il 15 sono in fase di completamento) ha permesso di attenuare i disagi di questa fase di emergenza. Così dobbiamo attrezzarci da subito per il futuro, inserendo nel piano 2017 un pacchetto di interventi per le zone dove i disagi sono oggi maggiori»
Dal chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti o ci facciamo lo shampoo al controllare le perdite nei propri impianti privati, dall’usare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico al regolare lo scarico del water e a montare un frangigetto al rubinetto, fino all’utilizzo della doccia al posto della vasca, al non lavare l’auto e all’innaffiare il giardino solo durante le ore più fresche