Poggibonsi, anno 1509: un battesimo di eccezione nella chiesa di S. Maria Assunta

Il Rinuccini fa celebrare il battesimo nella pieve di S. Maria alla presenza di ben 9 testimoni, praticamente le personalità più importanti di Poggibonsi

 FRANCO BURRESI
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La famiglia Rinuccini, originaria del Valdarno, divenne una delle più importanti famiglie di Firenze.

Tra i membri della famiglia vi furono ecclesiastici, uomini d’arme, musicisti, scrittori. Nel marzo 1509 uno di loro, Filippo Rinuccini, si trova a Poggibonsi con la moglie, che partorisce un figlio maschio, cosa particolarmente gradita a quei tempi. Il Rinuccini fa celebrare il battesimo nella pieve di S. Maria alla presenza di ben 9 testimoni, praticamente le personalità più importanti di Poggibonsi (il podestà, il doganiere, un importante mercante, il comandante della milizia…), ma anche un certo “Margutte”. I “padrini” lasciano anche un’offerta (“messono nelle fasce grossoni 24”) ed inviano in seguito in dono anche un grosso cero, che Filippo devolve all’Oratorio della Vergine Maria di Poggibonsi (probabilmente l’Oratorio del Piano). Filippo Rinuccini, con una punta di orgoglio, non manca di annotare anni dopo che suo figlio Neri, cresciuto, è diventato “gonfaloniere di compagnia” (comandante di plotone militare) e “gonfaloniere del Bue” (gonfaloniere di uno dei quartieri in cui era divisa la città di Firenze allora).

Del battesimo ci lascia questo resoconto:

“Ricordo oggi questo dì 6 di marzo 1509, come a 24 ore e ¾, mi nacque dalla donna mia, cioè dalla Marietta mia donna, sendo a Poggibonzi, uno fanciullo maschio. Iddio ne sia sempre laudato e ringraziato di tanto beneficio quanto m’ha fatto. E a dì 7 detto a ore 22 feci battezzare detto mio figliolo nella pieve di Poggibonzi intitolata in santa Maria. Posigli nome per il 1° Neri, pel 2° nome Tommaso, pel 3° Romolo; e tennonmelo al battesimo gl’infrascritti con licenza del reverend.mo arcivescovo Messer Cosimo de’ Pazzi, arcivescovo di Firenze: Matteo d’Alessandro Bellucci, podestà di Poggibonzi, Lionardo di Bernardo Comi, doganiere di Poggibonzi, Francesco di Miniato Miniati,, provveditore al Poggio, Tommaso di Francesco Spinelli assente e per di lui Ser Pier Filippo di Francesco degli Agli, Piero di Bernardo di Lapo, Messer Giovanni tedesco, conestabole del battaglione in detto luogo, Antonio di Cristofano Ceccherini di Gaiuole assente e per di lui Domenico di Guasparre d’Agnolo di detto luogo, Agnolo di Papi di Ser Michele da Poggibonzi, Raffaello di Mariano detto Margutte. I sopraddetti messono nelle fasce grossoni 24.

A dì 30 di marzo 1510 in sabato santo i sopraddetti compari mi mandarono uno cero bianco di libbre 7, bello, il quale si donò all’Oratorio della Vergine Maria di Poggibonzi; la quale preghiamo che per sua infinita pietà e misericordia il sopraddetto Neri sia in buono dell’anima e del corpo, e che sempre sia vero e cattolico cristiano, e che salvi l’anima sua.

A dì 28 di agosto 1518 il sopraddetto Neri fu tratto per gonfaloniere della compagnia e per lo gonfalone del Bue per mezzo di Jacopo d'Alamanno Salviati che era de’ Signori".



Franco Burresi

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Pubblicato il 14 novembre 2021

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