Poggibonsi e la chiesa di San Giusto a Villore

Ritornando verso Poggibonsi, al bivio si svolta a sinistra e più avanti si accede alla strada per Poggi di Villore. In questo luogo esiste una chiesetta romanica dedicata a San Giusto (sec. XII)

 FRANCO BURRESI
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Il toponimo Villore o (Villole) compare per la prima volta in un documento del 998, una donazione da parte di Ugo, marchese di Toscana, alla Badia di Marturi, dove si parla appunto di un “manso” posto in località Villole. Si parla ancora di Villore in un atto del papa Alessandro III del 1178, in cui lo stesso definisce i confini del vescovado di Siena. In questo documento si dice che Villore dipende dalla pieve di S.Agnese in Podiobonizi. Nel 1226, nella contesa tra Siena e Firenze, Poggiobonizio si allea con Siena e 1600 cittadini poggibonizzesi giurano fedeltà al trattato; tra questi compare anche un tale “Sagina de Villole”.

Con il toponimo “Villore” si indicano tre luoghi tra loro vicini: Poggio di Villore, Villore di sopra e Villore di sotto. In quest’ultimo agglomerato si trovava la chiesetta di S.Giusto.

Ritornando verso Poggibonsi, al bivio si svolta a sinistra e più avanti si accede alla strada per Poggi di Villore. In questo luogo esiste una chiesetta romanica dedicata a S. Giusto (sec. XII).

La prima notizia della Chiesa di S. Giusto a Villore è del 1274. La chiesa dipese, come detto sopra, dalla pieve di S.Agnese, ma fu, fino almeno al ‘700, punto di riferimento del popolo di Villore, che costituiva uno dei vari “comunelli” di campagna della Terra di Poggibonsi. La chiesa, di basamento romanico, subì nel corso del tempo numerosi rimaneggiamenti. Nel ‘900, dopo che fu sconsacrata, fu adibita a ripostiglio agricolo, ed oggi è stata inglobata e ristrutturata in complesso abitativo.

Al suo interno si trovava una tavola raffigurante la Madonna con bambino e santi, opera di Lorenzo di Bicci, del sec. XIV. Attualmente si trova al Museo di arte sacra di Colle Val d’Elsa.



Franco Burresi

Nelle immagini: la chiesetta, come si presentava negli anni ’70 del secolo scorso; l’opera di Lorenzo di Bicci (foto di M.Sansoni); una pagina di un dazzaiolo del 1683 in cui compare tra gli altri il popolo di S.Giusto a Villore; la località Villore in un foglio del catasto leopoldino del 1824.

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Pubblicato il 23 ottobre 2021

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