«La passione è iniziata fin da piccolo. Seguivo la Formula Uno e il superturismo in casa ed ero un tifoso di Fabrizio Giovanardi (sono riuscito a correrci contro quest’anno nell’europeo tcr a Monza). Quando avevo circa 10 anni, insieme ad un gruppo di amici, simulavamo le gare con gli skateboard creando la pista in una discesa e delimitando le curve con dei mattoni. Gli skate erano utilizzati rigorosamente da seduti e ci divertivamo tantissimo»
D’Arcio scrive il suo nome per il secondo anno consecutivo nell’albo della gara. Il pilota di Scandiano (Reggio Emilia) ha condotto con autorità, in crescendo, consacrandosi come uno dei migliori specialisti italiani dei rallyday, le gare ‘corte’ che non perdonano il minimo errore. Per la sua copilota Daiana Ramacciotti è la prima vittoria assoluta nella sua carriera sportiva