«Aver spillato tanto denaro ad una persona in difficoltà anche psicologica è moralmente contestabile - fanno sapere i militari con una nota stampa -. Tutto quel denaro ricevuto esclude in maniera radicale la buona fede della donna, come buon senso ed esperienza comune confermano. Non sappiamo se il nostro intervento potrà produrre un risarcimento dei danni, perché nelle truffe è difficile recuperare il maltolto, in quanto chi le compie si premunisce di non avere dei beni intestati ai quali le vittime e i giudici si possano rivolgere»