La trasmissione condotta da Amadeus ha visto tra i protagonisti Paola Soldi, presidente federale di Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti dal 2014 dopo aver guidato per diversi anni l’associazione regionale di Anag Toscana. Nella trasmissione di Amadeus, Paola Soldi è stata abbinata all'ignoto che “degusta grappe” e ha portato davanti alle telecamere il calice utilizzato per le degustazioni e la valigetta con i bicchieri che viene consegnata agli assaggiatori
Poggibonsi al tempo di Pietro Leopoldo, Napoleone e Garibaldi sarà presentato il 16 dicembre presso la sala Set del Teatro Politeama, alla presenza di Dario Ceccherini, di Vittorio Parlato e degli autori
Con il passare del tempo, il suo talento venne notato dal critico Aldo Lusini, che pubblicò su “La Diana” un saggio di poesie da lei composte e che ebbero subito una larga diffusione. La notorietà che riuscì a raggiungere non la distolse comunque dal suo impegno negli studi. Nel 1929 però, la giovane fu colpita da una grave influenza, che la portò alla morte nel giugno dell’anno successivo
Per molti anni è stato costretto sulla sedia a rotelle dalle spossanti fatiche a cui si è sottoposto. Ma nel 2014, dopo un pellegrinaggio a Lourdes, ha ripreso a camminare grazie a quello che la Curia di Palermo ha considerato un vero e proprio miracolo. Adesso attraversa in lungo e in largo l'Italia a piedi, accompagnato da un fratello missionario, per portare un messaggio di pace
Costruito nel 1424, il vecchio maniero è stato edificato dai nobili Pucci di Firenze (Puccio Pucci conosceva molto bene Brunelleschi), conserva tutt'oggi motivi architettonici e artistici di particolare interesse: la merlatura guelfa, i quattro torrioni angolari, la torretta dell'orologio, il cortile interno della villa con l'intonaco a graffite, il loggiato con quattro arcate e la cappella
La Cappella, l'Ospedale, la crema, il vicolo, I Cavalieri, le viole. Sono tante le cose che a San Gimignano hanno preso il nome da Santa Fina, patrona della città turrita. Ma chi era davvero? Fina Ciardi nacque a San Gimignano nel 1238. Fina, possibile diminutivo di Serafina o Iosefina, era figlia di due nobili decaduti