«Ho iniziato questo mestiere non per passione, ma per opportunità. È la cosa più stupida che si possa dire, ma io sono diventato gelatiere per gelosia di mio cognato che era gelatiere di terza generazione. Lui era gelatiere e io in quel momento lì avevo due ristoranti in Germania e lui aveva un sacco di tempo libero e io non ce l’avevo! Tempo libero nel senso che lui chiudeva sei mesi d’inverno e invece io chiudevo tre settimane. Per questo motivo sono voluto diventare gelatiere, poco nobile (ride)»