In Australia prima vittoria all'Italia grazie al ciclista nato a Poggibonsi e cresciuto a Castelfiorentino
Alberto Bettiol, Kristian Sbaragli e il Comune di Castelfiorentino intervengono a sostegno della proposta di legge che introduce il metro e mezzo di distanza ''salvavita'', promossa da Marco Cavorso
Ai due corridori, protagonisti al Tour de France, il Sindaco Alessio Falorni ha consegnato una pergamena in apertura del Consiglio Comunale di ieri sera
Il ciclista di Castelfiorentino un tornado in salita
A poco più di un anno dalla strepitosa vittoria che lo incoronò come il 'Re delle Fiandre', il campione castellano ha deciso di donare i suoi cimeli per un progetto del Meyer, a beneficio dei bambini malati
Duecentoventisette chilometri di battaglia e oltre cinque ore e mezza di gara per la prova di linea. Il percorso era decisamente impegnativo, con quasi 4mila metri di dislivello per una sfida si equilibrata e al tempo stesso spettacolare. Sulla cima del podio Davide Formolo, corridore della Bora Hansgrohe, al secondo posto Sonny Colbrelli della Bahrain Merida e al terzo Alberto Bettiol. Ottimo risultato anche per Kristian Sbaragli, che si piazza settimo
«Ho iniziato ciclismo perché volevo fare uno sport diverso dal calcio. Tutti i miei amici correvano dietro ad una palla, ma io li superavo in bicicletta!»
Dal 16 al 24 settembre si svolgeranno a Bergen, in Norvegia, i Campionati Mondiali di ciclismo su strada. Nella compagine azzurra scelta dal commissario tecnico della Nazionale Italiana, Davide Cassani, c'è anche Alberto Bettiol, castellano doc del team Cannondale-Drapac. Insieme a lui Elia Viviani, Gianni Moscon, Matteo Trentin, Diego Ulissi, Sonny Colbrelli, Daniele Bennati, Alessandro De Marchi e Salvatore Puccio
«Ho iniziato ciclismo perché volevo fare uno sport diverso dal calcio. Tutti i miei amici correvano dietro ad una palla, ma io li superavo in bicicletta!», ci dice Alberto. «Sono un ragazzo semplice»