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In particolare, la scuola dell’infanzia è coinvolta in tale progetto che è basato sull'acquisizione e sviluppo del 'metodo persona doll': metodo che mira al rispetto e all'inclusione, in una società sempre più multilinguistica e necessariamente aperta alle differenze. Grazie all'utilizzo di 'bambole' speciali ('doll' in inglese), adulti e bambini sono stimolati ad affrontare argomenti difficili come il bullismo, la differenza di genere, la disabilità, il dolore, la violenza
«Ci stiamo preparando da tempo all'accoglienza di queste delegazioni - commenta il Dirigente scolastico Gabriele Marini - Sarà un'occasione importante per tutta la nostra comunità scolastica che potrà confrontarsi con docenti e studenti provenienti da altri paesi europei su temi fondamentali come quelli della motivazione e del successo formativo. Obiettivi che il nostro istituto persegue con tenacia e che potranno essere potenziati dall'arricchimento portato dall'esperienza di buone pratiche di altri istituti europei»
«In questa settimana - spiegano le insegnanti - i team italiani e stranieri saranno coinvolti in una serie di visite alla scoperta del nostro bellissimo territorio e patrimonio artistico-culturale e lavoreranno insieme sul tema dei diritti della donne in Italia ed in Europa, incontrando rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che operano in Val d’ Elsa nell'ambito delle pari opportunità e del contrasto alla violenza di genere»
Filo conduttore della la festa la storia spagnola sull'inclusione, El Monstruo Rosa, condivisa con le altre scuole partner del progetto, Spagna, Francia, Lettonia e Lituania. Le numerose attività proposte nella seconda parte dell’anno scolastico, sono state condivise con le scuole straniere grazie alla piattaforma e-Twinning, che ha permesso di confrontarsi e avere sempre nuovi stimoli, oltre ad essere un repository per tutta la documentazione del percorso.
Dopo la prima tappa in Ungheria, adesso per i ragazzi è la volta della Romania. «L’importanza di questa iniziativa risiede nella possibilità per i ragazzi di arricchirsi umanamente e culturalmente, stando insieme e lavorando insieme tra loro e con studenti di nazionalità e culture diverse, occasione unica e preziosa per aprirsi al confronto con gli altri», sottolinea il vicepreside del Liceo “S. G. Bosco”, il prof. Cavallini, attualmente impegnato in prima persona nella mobilità
Un libro che riassume i motivi per cui per gli italiani l'Europa è, semplicemente, un guadagno oggi e un'opportunità domani
«Attraverso questa occasione - ha detto Massimo Tedeschi, presidente dell'Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) che ogni anno organizza il Forum insieme al Comune di Monteriggioni - vogliamo ribadire l'internazionalità della Via Francigena. Non parliamo di una via regionale o nazionale italiana ma di una via europea, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 1994»
L’istituto colligiano sta lavorando già da alcuni mesi a fianco di quattro scuole europee: per l’Ungheria il 'Budakeszi Nagy Sándor József Gimnázium' di Budapest, per la Romania il 'Liceul Pedagogic Bod Peter' di Târgu Secuiesc, per la Grecia il 'General Lyceum' di Mitilene e per la Bulgaria la 'St. Sofroniy Vrachanski Secondary School' di Plovdiv. Il progetto prevede in totale quattro mobilità da svolgere nell'arco di due anni. Saranno coinvolti ventidue studenti, selezionati in base alla conoscenza della lingua inglese e al voto di condotta, coordinati da alcuni insegnanti dell’Istituto