I militari hanno denunciato alla Procura dei Minori di Firenze il minore, il quale si trova ancora in una struttura protetta, per altri dieci colpi messi a segno presso varie scuole di Poggibonsi, Casole d'Elsa e Colle di Val d’Elsa, nonché per un furto al circolo Arci dell'Agrestone. Complessivamente il ragazzo aveva asportato dall'interno dei locali “visitati” circa 10mila euro, spesso danaro che le insegnanti avevano accantonato per il finanziamento di progetti didattici oppure degli studenti per pagamento delle gite
I giovani (classi 2001 e 2002, residenti nella città valdelsana) sono stati identificati, dopo la denuncia e le relative indagini grazie alle telecamere di videosorveglianza. Lo scorso 14 luglio avevano rubato da un armadietto un cellulare e 100 euro in contanti. Uno di loro svolgeva il ruolo di 'palo', mentre gli altri erano intenti a sottrarre le chiavi dalla tasca della giacca della vittima. In un secondo momento, dopo essersi accorti di esser stati ripresi, avevano restituito lo smartphone ma non il denaro
Ieri, mercoledì 19 settembre, durante un normale servizio perlustrativo i Carabinieri di Colle Val d’Elsa, hanno individuato un cittadino algerino di 40 anni, sul quale pendeva un ordine di esecuzione penale. G.A., queste le iniziali, era stato condannato per furto aggravato commesso unitamente ad altre persone, proprio a Colle. L'uomo, celibe e disoccupato, aveva la propria residenza nella città del cristallo. Prontamente fermato, è stato tratto in arresto e accompagnato presso la casa circondariale di Siena, ove dovrà scontare la sua pena, come stabilito dal Tribunale di Siena
Ha finto il furto del proprio bancomat, denunciandolo alla Polizia di Stato, per nascondere ai genitori la passione per il gioco. Messo di fronte alle sue responsabilità, il 23enne ha confessato, riferendo agli agenti di essersi inventato tutto per paura di essere scoperto dai genitori, dato che ha un problema con il gioco, a causa del quale aveva speso molti soldi. Il ragazzo è stato denunciato per simulazione di reato e calunnia
I militari del Nucleo Operativo Radiomobile intervenuti hanno identificato le clienti segnalate e, a seguito di ulteriori verifiche, hanno rinvenuto altri capi d'abbigliamento, rubati dal 'Numeroventisei', che si trova in via Montanini 26. Le donne sono state accompagnate in caserma e deferite in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria per furto (articoli 624, 625 e 110 del Codice Penale)
Questa notte i carabinieri della Compagnia di Empoli hanno arrestato K.B., 28 enne tunisino, irregolare, senza fissa dimora, con precedenti per furto. Alle 5.30 l’uomo si trovava in Piazza della Vittoria dove ha rubato il furgone di una ditta di pulizie, in un momento di distrazione degli addetti, che stavano scaricando il materiale all'interno di un bar e avevano lasciato sbadatamente le chiavi nel quadro.
La rapida indagine è partita in seguito ai furti di denaro che si sono verificati all'interno di una palestra del centro e denunciati da due frequentatrici, rispettivamente di 30 e 24 anni. L'uomo è stato individuato poco dopo i fatti da una pattuglia che gravitava nella zona, mentre si allontanava a piedi con fare furtivo, poco distante dal centro sportivo. Fermato e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato nell'anomalo possesso di una cospicua somma in contanti: 1.170,00 euro, sottratti poco prima dal portafogli e dalla borsa delle due donne. Quanto rinvenuto è stato restituito alle parti lese
Mediante il monitoraggio telematico dell’apparato, avvenuto con la collaborazione del gestore telefonico ed autorizzato dalla Procura della Repubblica, con pochi ulteriori accertamenti è stato possibile risalire all'identità della donna. Questa aveva verosimilmente approfittato con destrezza di un attimo di distrazione della ragazza per portarle via lo smartphone, non rendendosi conto che con l’utilizzo dell’apparato avrebbe documentato le proprie responsabilità
«Quanto accaduto non ci fermerà e ribadiremo con forza e con la nostra opera quotidiana di volontariato che i ragazzi delle scuole, i nonni del Bagolaro, gli abitanti del Palazzo delle Vergini, le associazioni Il Cenacolo ed Auser e i tanti cittadini di questa comunità a quello spazio ci tengono e continueranno a tenerci» sottolinea Fausto Malevoli, responsabile del Centro Il Bagolaro
I tre, non nuovi ad azioni di questo tipo, sono di origine rumena: padre (M.A, 44 anni, residente a Montecatini Terme), figlio (M.C., 22 anni) e fidanzata di quest’ultimo (R.C., 21 anni, entrambi residenti a Piombino). Dopo essere stati accompagnati presso il Comando dell’Arma di Poggibonsi, sono stati dichiarati in arresto e trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa del processo previsto per oggi, come disposto dalla Procura di Siena