Gli episodi delittuosi contestati sono due: nel primo caso, dopo aver messo a soqquadro l’abitazione senza sottrarre alcun oggetto, i due erano stati disturbati da alcuni vicini della vittima che li avevano visti anche fuggire a bordo di un’autovettura nera; nel secondo episodio, avvenuto qualche giorno dopo, erano invece riusciti a rubare circa 1.000 euro in contanti, due orologi di valore e alcuni monili in oro prima di allontanarsi, sempre a bordo della stessa autovettura
L'auto dei topi d’appartamento era stata perfettamente ripresa da delle telecamere che fanno parte dell'impianto pubblico di videosorveglianza del Comune, ma anche da quelle private della famiglia presa di mira. Era possibile riconoscere, oltre a modello e colore dell’auto, anche la targa della stessa. Attraverso la collaborazione dei Carabinieri della zona del campo nomadi è stato possibile restringere il cerchio alle persone che potevano essere sospettate del furto
«Se avessero voluto danneggiare le apparecchiature avrebbero spaccato tutto all'interno del complesso ospedaliero - ci ha detto il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Cap. Sergio Turini - L'intento era probabilmente quello di rubare i computer, ma i responsabili devono essere stati disturbati, col rischio di venire scoperti. Li abbiamo restituiti al tecnico che speriamo riesca a rimettere tutto in funzione». La regolare attività del Cup è stata ripristinata intorno alle ore 10.00 di oggi. Sul furto stanno indagando i Carabinieri di Poggibonsi
In seguito a una perquisizione personale, insieme a una cugina minorenne non imputabile (13 anni), è stata trovata in possesso di armamentario atto allo scasso (diversi grossi cacciaviti), nonché di vari prodotti di profumeria e cosmetici, verosimilmente provento di un furto commesso nella stessa mattinata. Il materiale è stato sottoposto a sequestro. La ragazza, dopo le formalità di rito, benché maggiorenne, è stata tradotta presso la comunità per minori 'Casa Sonrisa' di Massarosa (Lu)
Il rinvenimento è avvenuto grazie alla segnalazione di alcuni cittadini. In totale si tratta di 83 pezzi tra collane, braccialetti e anelli, oggetti che poi sono risultati rubati in un’abitazione di Via Guicciardini. I proprietari avevano sporto denuncia ai carabinieri di Empoli e da lì si è risaliti a loro. Il materiale è stato riconsegnato al denunciante
Le indagini svolte dagli uomini dell’Arma hanno consentito di mettere a confronto una serie di dati emersi nel corso dell'acquisizione di diverse testimonianze rese dai vicini di casa delle vittime. I malviventi, entrambi con precedenti specifici, agendo in totale spregiudicatezza in località Cambiano del comune di Castelfiorentino, hanno tentato un furto in abitazione lo scorso 18 ottobre per poi consumarne un successivo esattamente una settimana dopo, facendo bottino di vari monili in oro
S.D., queste le iniziali, classe 1996, domiciliata a Poggibonsi, dopo aver rimosso i dispositivi antitaccheggio, aveva asportato dall'Oviesse, nel comune di Barberino Val d'Elsa, a pochi passi da Poggibonsi, alcuni capi di abbigliamento, per un valore di 230 euro. Il tutto, come ci riferiscono le autorità, con la complicità della sorella di 10 anni. La refurtiva è stata restituita al direttore dell'esercizio commerciale. La minore è stata affidata al proprio genitore
Alle 19.00 circa era entrata insieme ad un’amica al Penny Market di Sovigliana e, dopo aver preso alcuni oggetti dagli scaffali, aveva oltrepassato le casse senza pagare. L’addetto alla vigilanza si era però accorto che c’era qualcosa che non andava e aveva bloccato le due donne chiedendo di mostrare ciò che avevano all'interno della borsa. Dopo aver mostrato alcuni oggetti che non avevano pagato (circa 10 euro di generi alimentari) una delle due ha spintonato l’addetto alla vigilanza e ha tentato di scappare
I Carabinieri hanno deferito in stato di libertà per tentato furto aggravato una cinquantenne di origine romena, residente a Sinalunga, ma di fatto domiciliata a Cortona, disoccupata, con precedenti denunce a carico per reati predatori. A Badesse, in località Santa Chiara, attorno alle ore 16.00, la donna si era introdotta nell'ampio giardino di una villa di proprietà di un 49enne senese, coltivatore diretto, che in quel momento si trovava per lavoro nei campi poco distanti
Gli uomini della gazzella di turno hanno richiesto la presenza del titolare e con questi hanno verificato l’entità del furto. La spaccata aveva prodotto danni tutto sommato minimi rispetto a quelli che avrebbero potuto essere provocati. «I ladri hanno privilegiato la rapidità della loro azione - fanno sapere i militari -, non si erano soffermati a migliorare il bottino. Dalla cassa hanno sottratto le monete che vengono lasciate come cambio per l’apertura del giorno successivo».