L'investimento sostenuto dal Comune ha riportato agli antichi fasti il manufatto di devozione popolare
Fu realizzato da Guido Casini e inaugurato nel maggio 1924. Il restauro curato da Fabrizio Iacopini e dai suoi collaboratori. Il Sindaco Falorni: ''Fiero di aver ridato dignità e decoro a un punto importante del nostro centro cittadino, e a chi ha donato la propria vita per la nostra Patria''
Torna visibile anche il corpo del Santo Patrono di Poggibonsi
Investimento totale di 125 mila euro, e rifacimento di un solaio nella torre principale della Fortezza. Grazie a un contributo della Regione sono partiti i lavori di restauro delle antiche mura di Castel Morro
Da lunedì 23 settembre partono i lavori di restauro degli affreschi di Benozzo Gozzoli nella Chiesa di Sant'Agostino dopo un primo stanziamento ad hoc di 200mila euro da parte del Ministero dei beni culturali. Una notizia attesa da tempo nella città delle torri dopo l’allarme lanciato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo e dal Comune di San Gimignano di un pericolo imminente della perdita definitiva delle scene della vita di Sant’Agostino realizzate dal celebre pittore fiorentino tra il 1464 e il 1465
Sabato la presentazione. Interverranno: Andrea Marrucci, Sindaco di San Gimignano; Andrea Pessina, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo; Felicia Rotundo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo; Donatella Grifo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo; Daniele Rossi, Restauratore; Joseph Farrell, Vicario Generale dell’ordine di Sant'Agostino
L'Oratorio di San Rocco, ubicato nei pressi dell’area dove si terrà la cena di venerdì, è una piccola costruzione che risale al XVIII secolo, erede probabile di una chiesetta più grande e più antica, di origine romanica. In pessimo stato di conservazione, l’oratorio è chiuso da tempo ma presenta alcuni elementi di interesse per la presenza di un tabernacolo (di cui è andato perduto l’affresco) e l’intitolazione a San Rocco, il santo protettore dal terribile flagello della peste
Recuperato integralmente grazie a Massimo Guidi (proprietario dell'immobile), l'Oratorio si presentava al momento dell’acquisto in un pessimo stato di conservazione. La cappella risultava mancante di una porzione della copertura (che aveva subito un cedimento strutturale), determinando così un progressivo deterioramento anche all'interno, in particolare dell’altare e di tutto l’apparato decorativo, sottoposti alle intemperie e a una forte umidità
Il Palazzo Comunale, nella parte che fa angolo con via Tilli, 'risulta essere la più antica di tutto il complesso': alle quattro stanze originarie del piano terra, 'coperte da volte a crociera', corrispondevano 'due ampi saloni rettangolari al piano primo', dai quali 'sono emerse evidenti tracce dell’antica funzione pubblica', come ad esempio gli stemmi quattrocenteschi affiorati nella stanza del Sindaco. Nella medesima parete si trova anche un affresco di Santa Verdiana attribuito alla scuola di Benozzo Gozzoli
«La Porta Franca o Romea - afferma Raffaella Senesi, sindaco di Monteriggioni - è l’accesso più importante al nostro Castello, insieme alla Porta di Ponente che guarda l’altra direttrice della Via Francigena. Ringrazio sentitamente, insieme a tutta l’amministrazione comunale, i contribuenti che hanno voluto sostenere questo intervento attraverso il progetto Art Bonus, dalle imprese del territorio ai semplici cittadini, confermando l’affetto per il nostro patrimonio e la volontà di farlo conoscere e promuovere sempre di più»