Alla cerimonia interverranno il Vescovo di Volterra, Mons. Alberto Silvani, il Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, un rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che ha sostenuto il restauro, e i tecnici che sono stati impegnati nella prima fase dell’intervento, necessario per assicurare una prima riapertura al culto della Chiesa
«Un bel gesto, un esempio per tutti – così il sindaco accoglie la donazione dei tifosi dell’Empoli -. Grazie all'Unione e a tutti i suoi soci per questo importante contributo che servirà a far splendere in tutta la sua bellezza la Fontana delle Naiadi e dei Leoni. Un gesto – sottolinea – che evidenzia come i sostenitori amino la propria città a 360°. Contribuire, attraverso Abbraccia Empoli, alla campagna di raccolta fondi per il restauro di uno dei simboli dell'empolesità, è un'iniziativa importante per tutti»
Fino a questo momento, sono stati restaurati integralmente gli infissi, è stato ripristinato l’impianto elettrico (mantenendo per ora i corpi illuminanti originali), sono state effettuate le operazioni di ripulitura del pavimento e dell’abside, mentre rimangono ancora da fare la pulitura delle navate, nonché il recupero della fonte battesimale e dell’altare votivo. Entro la fine dell’anno saranno inoltre riposizionati gli arredi (panchine e altare) in modo da poter creare le condizioni ottimali per la riapertura al culto della struttura
Masolino ha lavorato a Empoli intorno al 1424 lasciando alla città oltre al sublime Vir dolorum del Museo della Collegiata alcuni affreschi nella Chiesa di Santo Stefano. Per gli Agostiniani l’artista dipinse il ciclo con le Storie della Vera Croce nella Cappella di Sant’Elena - di cui oggi rimangono soltanto delle tenui sinopie – e alcuni affreschi nel transetto destro che ancora oggi possiamo in parte ammirare. Oltre Sant’Ivo tra i pupilli, intriso della grazia di Masolino, sulla lunetta di accesso alla sagrestia si trova la Madonna con Bambino adorata da angeli
Il progetto ha previsto esternamente la ripassatura dell’intera copertura e la posa dello strato di tenuta all'acqua (circa 2000 mq), il ripristino dell’intero sistema di smaltimento delle acque piovane della copertura, la pulizia delle facciate in pietra facciavista dalla vegetazione infestante, l’installazione di sistemi anticaduta, la realizzazione di sistemi di protezione antivolatile e, infine, il restauro delle vetrate artistiche compromesse e la loro protezione con nuovi infissi metallici esterni
Era il febbraio del 2002 quando alcuni ricercatori dell'associazione archeologica sangimignanese, rinvenirono sul poggio di Torre a Ulignano un oggetto prezioso
All’incontro parteciperanno Carolina Taddei, assessore alla cultura del Comune di San Gimignano; Pierluigi Giroldini, funzionario archeologo SABAP Siena, Grosseto e Arezzo; Marco Cavalieri, direttore dello scavo e professore Université catholique de Louvain; Emanuele Amodei, direttore Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Interverranno gli studenti del corso di restauro di materiale lapideo dell’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. La presentazione sarà anche l’occasione per annunciare l’ottenimento della concessione di scavo per il 2017
«Entro un paio di settimane – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – vedremo finalmente all'opera le maestranze per gli interventi strutturali necessari alla definitiva messa in sicurezza della collina, cui seguirà la realizzazione del Parco vero e proprio. Un’opera attesa da anni, complementare all'intervento di restauro sulle antiche mura realizzato otto anni fa, che offrirà all'intera comunità castellana una nuova area a verde godibile, sia d’estate che durante le mezze stagioni»
Un tabernacolo rinascimentale, un pezzo di Valdelsa segreto, insolito e poco noto, da salvare con gli occhi e la sensibilità di un intero paese. Effettuati i primi campionamenti, ha preso il via il progetto di restauro, autorizzato dalla Sovrintendenza, per riportare agli antichi splendori la Madonna di Vico d'Elsa, una delle rare testimonianze di figure mariane dipinte all'interno di nicchie murarie. Il tabernacolo si trova lungo via Piero Bartalini, nel cuore storico del borgo di Vico d'Elsa
La presentazione del restauro, con tutti i segreti che si nascondono dietro la sua storia, avverrà giovedì 19 gennaio alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale