In una parte del discorso che John Kennedy tenne il 12 ottobre del 1962 in New Jersey, in occasione del Columbus Day, rivendicava le proprie origini italiane: 'Mio nonno ci diceva sempre che i Fitzgerald sono in realtà italiani, e discendono dai Geraldines, che vennero da Venezia: non ho mai avuto il coraggio di rivendicare questa affermazione, lo farò oggi qui...'
Avviato circa due anni fa, il 'Progetto Semifonte' - che a sua volta costituisce un elemento del più ampio progetto storico-archeologico di scala regionale 'Le terre dei vinti', dedicato alle maggiori signorie territoriali toscane - ha preso il via dalla volontà delle istituzioni e delle comunità locali di investire sulla ricerca e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale
Semifonte era una città fortificata, la cui presenza, in prossimità delle grandi vie di comunicazione del tempo, veniva vista come un ostacolo dalle grandi città dell’epoca. Fu rasa al suolo agli inizi del XIII secolo dall'esercito fiorentino, ma sul territorio rimangono tuttora, a vari livelli di profondità, i resti archeologici. Semifonte viene ricordata simbolicamente, dal 1597, dal memoriale della Cupola di San Michele Arcangelo, situata nel Comune di Barberino Val d’Elsa
Dopo oltre 40 anni dagli ultimi studi archeologici si torna ad indagare sul rapporto che intercorre tra la superficie e il sottosuolo, sulle tracce dell’identità millenaria della città-mito di Semifonte in Val d'Elsa, capitolata sotto l’ira, gli inganni e i tradimenti congegnati dai fiorentini nell’aprile 1202. Una realtà socio-economica, in graduale estensione, che rischiava di gettare un’ombra lunga sulla città gigliata e per questo i fiorentini rasero al suolo la nemica valdelsana, dove risiedevano oltre 1200 persone
Semifonte non nacque e non ebbe nel corso degli anni l'intento di contrastare Firenze e di liberarsi dalla grande città una volta per tutte; e nemmeno Firenze voleva combattere direttamente Semifonte e annientarla perché ormai era la diretta concorrente al dominio. Il motivo dello scontro che si è perpetuato e delle varie alleanze dei paesi limitrofi, qualcuno con Semifonte, altri con Firenze e alcuni addirittura con Siena, è di ragione economico commerciale
A 40 anni di distanza dall’ultimo studio archeologico, si tornerà ad indagare sulla città di Semifonte. Il progetto è promosso dall’Unione comunale del Chianti Fiorentino, dal Comune di Certaldo, dal Consiglio regionale della Toscana e dall’Università di Firenze ed è stato presentato alla Cupola di San Michele Arcangelo a Semifonte nel corso della conferenza “Semifonte in Valdelsa: Città degli Alberti. Storia Archeologica di un Mito Medievale. Le Terre dei Vinti”
«Persone che incarnano valori - spiega l’assessore Elena Borri - e rappresentano la parte migliore del nostro essere piccola grande comunità: Don Luciano è un’istituzione, un punto di riferimento per la comunità religiosa del territorio e non solo; la banda di Marcialla, anch’essa realtà storica, crea musica e ne promuove il senso educativo, sociale e legato allo spirito di condivisione che da sempre anima questo gruppo; i genitori, adulti, giovani, nonni che danno corpo al progetto Nati per Leggere, nutrono la fantasia dei più piccoli e diffondono storie e racconti»
Tornano i festeggiamenti che ogni cinque anni vestono il paese a festa per rendere onore a Beato Davanzato. Un eroe del Medioevo che tra il 1202 e il 1290 abitò l'antica città di Semifonte e, dopo la sua distruzione da parte delle truppe fiorentine, sopravvisse al crollo dell'edificio e si trasferì nel castello di Barberino.