La prima manifestazione dedicata alle eccellenze enologiche ed enogastronomiche dell’anno che si terrà per la prima volta al Santa Maria della Scala
La cucina offre un ventaglio generoso di proposte: un menù ad hoc è dedicato alla tradizione toscana, ma l’intera carta va oltre e si fonda su esecuzioni notevoli e materie di prima scelta. Dalla bistecca alla Fiorentina, alle verdure e alla frutta di stagione; pasta fresca, torte, dolci, tutto è fatto in casa. Tartufo e prodotti di livello ispirano il menù: piatti eleganti, presentazioni gourmet ma senza togliere niente alla sostanza, anzi. Imbarazzo della scelta tra i succulenti primi piatti di pasta fresca, e tra i secondi di carne
Torna l'iniziativa che mira a coinvolgere tantissimi appassionati, pronti ad assaggiare i vini dell’ultima vendemmia e non solo, da abbinare a prodotti tipici locali e di stagione
Il Colombaio, nato come casa vacanze nel 1989, è una delle prime fattorie ristrutturate e adibite all'accoglienza turistica del nostro territorio. Si trova proprio alle pendici di Casole d'Elsa, a pochi passi dal centro storico, di cui è possibile ammirare il profilo da una delle sale interne. Qui la vista si perde fino ai soffioni di Larderello e alla rocca di Sillano. È possibile alloggiarvi per soggiorni di lavoro, vacanze settimanali o brevi weekend, immersi nella bellezza delle colline toscane. Il ristorante, invece, è stato a lungo stellato e oggi è pronto a rivivere grazie alla proposta moderna e coinvolgente dello chef di origini pugliesi Antonio Di Padova
Tra Borghi e Cantine fa parte del programma di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe
«Stiamo facendo gli scongiuri - conclude il presidente Busi - ma ci aspettiamo una buona annata. Il clima favorevole, insieme agli investimenti fatti dalle nostre aziende negli ultimi anni, promettono di regalare un vino di alta qualità». Tra il 2001 e il 2018 sono stati investiti oltre 600 milioni di euro da parte delle aziende associate al Consorzio, per rinnovare il 75% dei vigneti, pari ad una superficie di 850 ettari. Vanno aggiunti gli ulteriori investimenti fatti per ammodernare le cantine e le attrezzature. «Stiamo facendo gli scongiuri - conclude il presidente Busi - ma ci aspettiamo una buona annata»
L'iniziativa è organizzata dall'ASEV in collaborazione con l'AIS Valdelsa e il patrocinio del Comune di Castelfiorentino
L’Expo di Greve, unica iniziativa espositiva in ambito regionale che riunisce tutti i produttori del Chianti Classico, promossa dagli storici partner Comune e Consorzio del Vino Chianti Classico, in collaborazione con la Regione Toscana, ha sorpreso per la presenza di folle brulicanti. Appassionati ed esperti di vario tipo, giovani estimatori, operatori del mondo enologico, gruppi di studenti del settore alberghiero e turistico e intere famiglie hanno scelto di raggiungere la città
«Con il freddo e le piogge che quest'anno abbiamo avuto ad aprile e maggio la fioritura e poi la maturazione hanno subito un ritardo - spiega Ritano Baragli, vicepresidente Fedagri Confcooperative Toscana e presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini - questo rinvio della raccolta preoccupa i viticoltori il cui lavoro in queste settimane è strettamente dipendente dall’andamento meteo. Possiamo osservare comunque che le uve che si sono salvate dalle grandinate si presentano in buona salute, non sono state danneggiate da parassiti o da muffe»
«Siamo ottimisti e possiamo dire che si prevede un’annata qualitativamente ottima - spiega Francesco Colpizzi, presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana - Le piogge si sono rilevate salutari per lo sviluppo del ciclo di maturazione delle uve. Abbiamo iniziato con la raccolta delle uve a bacca bianca precoci, come chardonnay e sauvignon, e anche con le rosse per la produzione della base spumante e dei vini rosati»