Una telefonata da parte di un non meglio precisato call center invita a sottoscrivere un abbonamento a una fantomatica rivista della Polizia Municipale, viene chiesta una quota di 70 euro da pagarsi in contrassegno al postino al momento della consegna. Si tratta evidentemente di una truffa perché questa rivista non esiste e perché, come spiega la PM, nessuno è mai stato incaricato di far sottoscrivere abbonamenti o raccogliere fondi
Offrono apparentemente gratis una cassetta di frutta alle persone, soprattutto più anziane e indifese, e poi al momento in cui la vittima chiede giustamente di pagare gli sottraggono con inganni e raggiri tutti i soldi che posseggono. Non è la prima volta che accadono situazioni simili, per fortuna in questo caso i due ladri sono stati fermati e denunciati alla Procura della Repubblica di Siena, inoltre nei confronti dei due è stato disposto un foglio di via obbligatorio al fine di non permettergli di tornare in zona
Dopo svariati colpi messi a segno soprattutto nel tratto di superstrada Fi-Si, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Poggibonsi e quelli della Stazione di Castellina in Chianti hanno individuato e deferito alla Procura della Repubblica B.S.. di anni 38 pluripregiudicato, facente parte della comunità nomade denominata “i camminanti di Noto”
Questa volta al truffatore è andata male. Alla scena ha assistito un Brigadiere del Nucleo Radiomobile di Poggibonsi, che ha atteso che l’ignaro automobilista tirasse fuori il portafoglio per pagare e chiudere la vicenda. A quel punto si è qualificato bloccando il giovane nomade, il tutto nell'incredulità dell’automobilista, un turista francese, il quale pensava veramente di aver inavvertitamente causato un danno all'auto dell’impostore
I Carabinieri di Poggibonsi, al termine di un’articolata attività investigativa, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Siena 8 (otto) persone di sesso maschile tra i 50 e i 23 anni, tutte native e residenti nel capoluogo partenopeo. Sono svariati i colpi accertati dai Carabinieri di Poggibonsi, effettuati da questa associazione a delinquere, finalizzata alle truffe informatiche mediante l’utilizzo di carte di credito clonate, che hanno provocato anche decine di migliaia di euro di danno nei confronti di persone comuni e imprenditori della Val d’Elsa
Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Tavarnelle Val di Pesa sono intervenuti presso il negozio T**** di Barberino Val D’Elsa in risposta alla segnalazione di un dipendente che si era insospettito per l’acquisto di una cliente. La signora, 44 anni di origini campane, aveva infatti comprato, con l’accensione di un finanziamento, numerosi elettrodomestici e materiale elettronico
All’iniziativa organizzata in collaborazione con le associazioni di categoria dei pensionati (Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp, Auser Filo d’Argento) sono intervenuti il vicepresidente di Acque SpA, Giancarlo Faenzi, la dirigente del servizio clienti, Paola Bellini, l’assessore del Comune di Castelfiorentino, Alessandro Tafi e, in rappresentanza dello Spi Cgil provinciale, Daniela Borselli. Gli ospiti hanno fornito preziosi consigli ai presenti per contrastare le truffe dei falsi addetti
Obiettivo dell’incontro è quello di coinvolgere il maggior numero di cittadini attraverso il confronto diretto, le domande del pubblico e lo scambio di opinioni. Nonostante Acque Spa non perda occasione per ricordare ai cittadini in generale che i propri incaricati non effettuano mai sopralluoghi di alcun genere all’interno delle abitazioni, il gestore idrico del Basso Valdarno ha deciso di fare uno sforzo ulteriore per sensibilizzare gli utenti e renderli maggiormente consapevoli
Sempre la solita storia. Qualcuno si spaccia per un responsabile di una compagnia assicurativa, telefona alla vittima di turno, normalmente piuttosto anziana o molto anziana, e le racconta che una persona cara ha avuto un incidente stradale. Già questo normalmente basta per mandare nel pallone la vittima. Gli riferisce poi che la colpa nell'incidente è stata di quella persona cara, che rischia molto a livello penale e anche civile per risarcimento dei danni
Dalla ricostruzione dei Carabinieri è emerso che nel 2014 E.S. decide di vendere il mezzo dando mandato ad un intermediario. Quest’ultimo trova il compratore e si rivolge all'agenzia pratiche auto di fiducia per le incombenze amministrative. Il titolare avvia la pratica facendosi pagare dall'acquirente e, falsificando alcune firme e documenti, riesce ad ottenere la carta di circolazione aggiornata, senza effettuare però la prevista trascrizione al pubblico registro automobilistico, intascandosi di fatto il denaro