«Questa di San Gimignano è l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di detenuti ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria - ha dichiarato il segretario generale Donato Capece -. Ai colleghi feriti va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che nonostante le conseguenze riportare ed incuranti di qualsiasi pericolo ha permesso di bloccare il detenuto violento. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione»
L'attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Torino, la dott.ssa Lisa Bergamasco, ha consentito di qualificare come falsi i messaggi minatori attribuiti agli arrestati e di attribuire ai due coniugi novelli la responsabilità di spoofing, quello che in informatica è la manipolazione dei dati trasmessi, falsificando il proprio indirizzo IP, oppure utilizzando in maniera abusiva user name e password di altri utenti
Ieri, 9 aprile 2018, i Carabinieri di Poggibonsi sono intervenuti all'Ospedale di Campostaggia. Un uomo, nato a Firenze nel 1991, disoccupato, residente a Radda in Chianti anche se senza fissa dimora e gravato da precedenti denunce, è stato deferito in stato di libertà. In preda a un forte stato di agitazione, mentre si trovava al Pronto Soccorso dell'ospedale poggibonsese, ha aggredito il medico di turno. L'uomo, all'arrivo dei militari, ha cercato di fuggire ma è stato preso poco dopo nei dintorni
Solo l'intervento di un’altra pattuglia del Nucleo Radiomobile di Poggibonsi, ha permesso di avere la meglio. L’uomo è stato immobilizzato e accompagnato dapprima in ospedale e successivamente in caserma, dove è stato dichiarato in arresto per violenza, minaccia e lesioni nei confronti di due carabinieri, i quali anch'essi hanno ricorso alle cure del PS dell’ospedale di Campostaggia con prognosi di pochi giorni
Lo straniero era stato fermato nottetempo dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi, intervenuti in via Pisana per la segnalazione di una persona che aveva tentato di introdursi in un’auto in sosta. Una donna, infatti, uscita di casa per andare a lavoro alle 4.00 circa, è salita a bordo della sua auto, ed ha visto un uomo che stava cercando di aprire lo sportello, senza farcela, grazie alla sua prontezza, dato che è riuscita a mettere in moto e partire
Ieri sera, intorno alle ore 22.30, due uomini a volto scoperto si sono intrufolati in un’abitazione di Sovicille e hanno colpito con calci e pugni il proprietario, sottraendogli alcuni orologi. E’ quanto denunciato dalla vittima, 78 anni di Sovicille, ai Carabinieri della locale stazione questa mattina. I due, italiani a prima impressione, si erano introdotti in casa per proporre la sottoscrizione di un contratto falso per la somministrazione di energia elettrica e poi lo hanno aggredito
«La risposta del sottosegretario Gabriele Toccafondi è stata chiara e soddisfacente - spiega Susanna Cenni - perché ha permesso di riscostruire in maniera puntuale e dettagliata tutta la vicenda che ha riguardato il giovane ivoriano, a partire dallo sbarco ad Augusta, fino al trasferimento presso il centro di accoglienza a Monteriggioni, dove ha fatto richiesta di protezione internazionale. Richiesta che è stata rigettata e contro cui il giovane ha fatto ricorso, che sarà affrontato in sede giudiziaria a dicembre»
La donna, 23 anni, che si trovava in compagnia dell’attuale compagno, non appena l’ha visto ha avvertito i Carabinieri sapendo già il perché della presenza dell’uomo e probabilmente l’epilogo. Sul posto è immediatamente giunta una pattuglia dei Carabinieri di Poggibonsi in abiti civili, per assistere all'intera vicenda senza essere notati e pronti a intervenire. L'uomo è stato tratto in arresto oltre che per resistenza a pubblico ufficiale anche per l’aver compiuto atti persecutori nei confronti della ex fidanzata
«Un plauso a lui e alla sua lucidità che gli ha permesso di chiamare subito i soccorsi – dichiara la Cgil in una nota stampa -. Un ringraziamento ai Carabinieri di Siena, ai sanitari ed ai cittadini, che congiuntamente, con il loro tempestivo ed immediato intervento, hanno consentito di scongiurare il peggio. I lavoratori devono essere tutelati e protetti, non possono e non devono correre simili rischi durante lo svolgimento del loro lavoro, così come tutti i cittadini devono poter spostarsi ed usufruire dei mezzi pubblici in piena sicurezza e libertà»
E’ successo questo pomeriggio a Monteriggioni, in località Santa Colomba, intorno alle ore 14.30. Un ragazzo di 19 anni, originario della Costa d’Avorio e in attesa di espulsione, si è scagliato contro il conducente di un autobus urbano nella città valdelsana, ferendolo a un polmone e a un braccio con un coltello. Sceso dal mezzo, nel tentativo di fuggire, ha aggredito i Carabinieri intervenuti in soccorso, lanciando prima l’arma e poi una bottiglia. Le autorità lo hanno dunque ferito a una coscia con un colpo di pistola