I giovani devono impegnarsi a realizzare un piano aziendale di sviluppo della durata massima di 36 mesi e continuare l'attività agricola per almeno 5 anni dal momento in cui ricevono l'ultimo pagamento. Per poter accedere al Pacchetto occorre inoltre possedere adeguate conoscenze e competenze professionali ed acquisire la qualifica di IAP (imprenditore agricolo professionale)
Alla serata, che porta come titolo “Etichettatura: specchio dell’Agricoltura 2.0. Dall’origine per la tracciabilità fino alla valorizzazione del territorio”, interverrà l’Assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi, ma sono previsti altresì i contributi degli operatori del settore e dei rappresentanti delle associazioni di categoria, i quali saranno chiamati a dar vita ad un dibattito a trecentosessantagradi su un tema di grande attualità per il futuro dell’agricoltura italiana e il ruolo che essa è potenzialmente in grado di svolgere nell’economia complessiva di un territorio
Nel merito alla cessazione dell'attività, l'assessore al commercio, Jacopo Arrigoni, ricorda come: «L'amministrazione comunale si era impegnata, fin dalla fine della passata legislatura, per creare tutte le condizioni per aprire uno spaccio agricolo di filiera corta: l'ottenimento del finanziamento regionale per l'avvio dell'attività, unitamente allo spazio centralissimo messo a disposizione con affitto calmierato, erano le condizioni migliori che si potevano dare a chi voleva cimentarsi in questa esperienza»
Un lancio “in grande stile” della nuova scuola che il Comune di Castelfiorentino ha voluto promuovere per dare corpo e sostanza ad un progetto nel quale crede fermamente, e che si ricollega felicemente all'esperienza di Cosimo Ridolfi, fondatore nel 1834 a Meleto (che si trova, appunto, nel territorio castellano) della prima scuola agraria in Italia
«Ho scelto Gianluca – osserva il Sindaco – perché è un ragazzo brillante, preparato e competente, e sono certo che farà bene nelle deleghe che ho pensato di affidargli. In questi primi diciotto mesi del mio mandato – prosegue - ho già avuto modo di apprezzarlo nel ruolo di consigliere, che ha sicuramente rappresentato per lui una prima esperienza significativa sul piano istituzionale, offrendogli l’opportunità di conoscere più a fondo il funzionamento della macchina comunale»
Sono i giovani i protagonisti dell'agricoltura toscana del futuro. Non è una frase retorica, ma il dato che scaturisce dall'ultimo bando della Regione Toscana relativo al "Pacchetto Giovani" in agricoltura. Il dato è stato comunicato dall'assessore all'agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, che ha partecipato ad un talkshow organizzato da Controradio, al quale erano presenti anche il presidente di Coldiretti Toscana Tullio Marcelli e quello di Cia Toscana (Confederazione Italiana Agricoltori) Luca Brunelli, oltre ai presidenti delle rispettive associazioni giovanili
«A Casole ormai decine e decine di agricoltori sono passati alle produzioni biologiche - conferma il Sindaco di Casole Piero Pii - e oltre il 70% della superficie dedicata all’agricoltura segue pratiche biologiche. Ora il passaggio strategico è mettere a sistema tutto ciò creando le relazioni con le strutture turistiche e produttive e con i consumatori locali. Casole può diventare una caso nazionale e l’esempio di come la dinamicità delle piccole realtà sia determinante per lo sviluppo dell’Italia»
L'istruzione come veicolo di "progresso" nell'agricoltura, da Cosimo Ridolfi alla recente attivazione dell'Agrario all'Istituto Superiore "F. Enriques". E' questo il tema del progetto che il Comune di Castelfiorentino ha elaborato per la "Festa della Toscana 2015", e che contempla a gennaio due iniziative, tra loro complementari: un incontro all'Enriques (14 gennaio) e una mostra al Ridotto del Teatro del Popolo, dal 16 gennaio al 1 febbraio 2016
Il Comune di Castelfiorentino sta puntando sicuramente molto sui cosidetti “orti sociali”, piccoli appezzamenti di terreno di circa 48 metri quadrati che vengono assegnate ai pensionati italiani o a persone segnalate dai servizi sociali, a fronte di un modesto rimborso spese. «E’ una realtà che fa poco rumore ma di grande rilevanza sociale – sottolinea Alessandro Tafi – perché impegna in un’attività costruttiva centinaia di pensionati, ne favorisce la socialità, la circolazione dei saperi e delle esperienze maturate nel corso degli anni, con riflessi positivi anche per il bilancio familiare o di quello di figli e nipoti»
Sono giovani, di età compresa tra i 18 e i 30 anni provenienti da varie zone del Chianti e chiedono alla vita una opportunità formativa, professionale e un sostegno economico per entrare nel mondo del lavoro. «L'agricoltura - continua l'assessore - è un settore che sta rivelando una capacità di rinnovamento e di evoluzione sia in termini di attenzione alle tematiche ambientali sia alla crescita qualitativa dei propri prodotti e può diventare un'opportunità occupazionale per i giovani»