Dalla Toscana oltre 50 volontari, idrovore, moduli per la pulizia del fango, scavatrici per aiutare la popolazione colpita
Monia Monni: 'Negli ultimi 10 anni investiti 100 milioni l’anno per la sicurezza dei cittadini'
Domenica 11 ottobre campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile in edizione social
Se vi capita di vedere in giro per il paese i volontari della Protezione Civile impegnati in una serie di operazioni, niente paura. Si tratta solo di un'esercitazione. Il suo nome è "Idrocevex-Elsa II", ed è una puntuale verifica del Piano Intercomunale di Protezione Civile che l'Unione dei Comuni ha adottato alcuni mesi fa per contrastare un eventuale rischio idrogeologico su tutto il territorio. In pratica, un piano di intervento di fronte ad un'alluvione imminente
«Ringrazio tutti gli enti, le associazioni, l'Istituto Comprensivo, i giovani e le famiglie che hanno seguito e partecipato numerosi alle iniziative – ha detto l'assessore Clara Conforti - abbiamo realizzato un progetto condiviso, realizzando una collaborazione tra più soggetti e intergenerazionale. Speriamo veramente che questo contribuisca a far crescere la consapevolezza nelle giovani generazioni dell'importanza della tutela ambientale e della responsabilità nella gestione del territorio»
L'alluvione del 1966 a Castelfiorentino, attraverso le testimonianze di coloro che vissero da protagonisti, attimo per attimo, quei momenti drammatici: l'ex Sindaco Mario Cioni, l'ex Vigile del Fuoco Giuseppe Giglioli, e infine Arnolfo Giovannelli. E' questo uno dei motivi di interesse del volume "Piovve sul bagnato. 4 novembre 1966 le testimonianze più significative sull'alluvione nell'Empolese Valdelsa", a cura di Edoardo Antonini, che sarà presentato sabato 19 novembre al Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino
L'iniziativa rientra nel progetto "Memoria viva" intrapreso dal Comitato di Coordinamento della regione Toscana 2016, cui il Comune di Certaldo ha aderito, per promuovere in tutta la zona la raccolta della memoria e della documentazione delle alluvioni del 1966 e la loro conoscenza insieme alla comprensione delle alluvioni di oggi e di quelle che ci attendono. «Parlare dell'alluvione oggi è un modo per tenere vivo il ricordo di quei giorni a partire dalla memoria di chi li ha vissuti, valorizzando queste persone è creando un ponte generazionale con le nuove generazioni», spiega l'assessore Clara Conforti
Si avvicina il 50° anniversario dell’alluvione (4 novembre 1966), una ricorrenza che Castelfiorentino si appresta a celebrare attraverso un nutrito calendario di iniziative. Una riflessione, dunque, a tutto tondo su ciò che è avvenuto cinquant'anni fa, che vide il Comune di Castelfiorentino come uno dei territori più colpiti nell'Empolese Valdelsa ma anche sul lavoro fatto dalle istituzioni sul versante della prevenzione, affinché determinati fatti non potessero più ripetersi
"Ne è passata d'acqua sotto i ponti". Questo il titolo della mostra che dal 5 al 13 novembre sarà allestita presso la Sala Quadri del Comune per ricordare il 50° anniversario del 4 novembre del '66