I due ragazzi, in un primo momento, hanno spiegato di aver fatto una semplice battuta alla passante, mentre si trovavano in piazza Don Minzoni, e che questa si era scagliata contro di loro, offesa dalle loro parole. Ben diversa è risultata la versione fornita dalla donna, che invece ha riferito ai militari di essere stata aggredita per non aver salutato i due, che tra l'altro nemmeno conosceva. «La vittima è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso di Empoli - spiegano i Carabinieri -, riportando lesioni guaribili in 25 giorni a seguito di “trauma facciale con ecchimosi ed ematomi periorbitarie e frattura delle ossa del naso"»
I due avevano già destato sospetti perché per una settimana, oltre ad avervi pernottato, avevano anche fruito dei pasti del servizio ristorante non lesinando, spesso, la consumazione di vivande extra in vari momenti della giornata. L’albergatore, al lievitare del conto, ha anche provato a chiedere ai due ospiti un acconto sul dovuto ma costoro, con una scusa, sono riusciti ad allontanarsi con due grosse buste
Nel corso degli anni l’imprenditore aveva accumulato debiti verso l'Erario per oltre 7 milioni di euro, oggetto di richiesta di sequestro da parte della Procura della Repubblica di Siena. L'esito delle attività, frutto della positiva sinergia tra Procura della Repubblica di Siena e Fiamme Gialle, ha consentito di sottoporre a sequestro risorse finanziarie, cespiti immobiliari e beni mobili per un totale di oltre 800mila euro
E' successo stanotte poco dopo le una. Due persone si sono introdotte nella sala scommesse di Via Trento, a Poggibonsi, travisati con passamontagna e guanti per non lasciare impronte e armati di pistola, e hanno costretto il dipendente, rimasto solo, a consegnare loro tutti i soldi della cassaforte. Da una stanza interna hanno portato via l'incasso di 20mila euro
A partire dal mese di giugno 2019, come spiegano i militari, l'uomo aveva cominciato a perseguitare l'ex consorte, ormai non più convivente, con pedinamenti, danneggiamenti, minacce, accessi alle chat del telefono cellulare e dei social network, nonché intrusioni sul luogo di lavoro, generando nella donna una perdurante condizione di disagio e turbamento tale da alterare le proprie abitudini di vita. I Carabinieri hanno anche accertato preventivamenteche l’uomo non sia in possesso di armi
«Il controllore di un’azienda di trasporto - spiegano i Carabinieri - riveste la qualifica di pubblico ufficiale, in ragione dell’attribuzione di poteri autoritativi e certificativi, individuati nelle funzioni di accertamento dell’infrazione, di identificazione personale dell'autore della violazione e di redazione del relativo verbale di accertamento, attribuiti da norme di legge, nazionale e regionale»
«Hanno cominciato a disperare - riferiscono i Carabinieri -, anche perché temevano che sopraggiungesse il buio prima di poter ritornare al punto di partenza. Hanno pertanto contattato col cellulare la centrale operativa al numero di emergenza europeo 112. Gli operatori di centrale hanno suggerito di inviare la posizione in cui si trovavano con WhatsApp allo smartphone in dotazione alla centrale stessa, operazione banale ma di straordinaria efficacia»
In quella circostanza, uno sconosciuto armato con un coltello di cucina e col volto travisato, dopo aver messo in fuga la cassiera, aveva sottratto dalla cassa della locale Sala Bingo la somma contante di 1.800 euro. Il 55enne di Piancastagnaio, ma residente a Poggibonsi, era già gravato da precedenti denunce e dovrà espiare la pena residua di due anni, quattro mesi e 23 giorni di reclusione
Non si arresta l'attività di controllo delle Fiamme Gialle in provincia di Siena. «Tali tipologie di controlli proseguiranno in maniera incessante anche nei prossimi giorni, a testimonianza ancora una volta dell’attenzione posta dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio di competenza, a tutela delle aziende incorrotte e della libera e leale concorrenza nel mercato»
Aveva escogitato un sistema per potersi introdurre all'interno dell'abitazione di una signora anziana e derubarla. Ha pensato di far scattare ogni tanto il salvavita dell'appartamento della donna, individuato in un palazzo, e approfittare del tempo che lei, lasciando la porta dell'appartamento socchiusa, avrebbe impiegato per scendere negli scantinati. Arrestato e giudicato dal Tribunale di Siena con rito direttissimo, è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione