Dure parole arrivano dalla Fillea Cgil Firenze. «Questa conclusione della storia è un pugno in faccia a loro, alle loro famiglie e al territorio - ha commentato il segretario generale Marco Carletti - In questi anni i dipendenti della Falegnami hanno investito il loro reddito nella fabbrica perché hanno creduto nel prodotto e nel territorio. Hanno creduto alla proprietà, alla politica locale e al tessuto sociale nel quale sono cresciuti e crescono i loro figli. Questi lavoratori sono stati traditi da chi non ha mai investito ed innovato. Mentre si chiedevano sacrifici ai dipendenti, la proprietà cosa ha fatto in questi anni?»
La Lineatre1 (società diversa dalla Lineatre, anche se gli amministratori fanno parte della stessa famiglia) a settembre del 2016 ha affittato dalla Lineatre dipendenti, macchinari e magazzino e un capannone accanto ai locali aziendali dove fino a pochi giorni fa si svolgeva l'attività lavorativa. A gennaio di quest'anno, con la messa in liquidazione, è stata nominata una curatrice fallimentare che per prima cosa ha deciso di risolvere anticipatamente il contratto d'affitto
«Nonostante ci sia stato il tentativo da parte della Lineatre1 di acquisto della cedente - ha fatto sapere nei giorni scorsi con una nota stampa la Fillea Cgil di Siena -, le varie trattative non hanno trovato soluzione, anche per una gestione della procedura secondo noi discutibile. In più occasioni abbiamo espresso le nostre perplessità in merito, chiedendo in ultimo il 6 settembre scorso un incontro al Giudice delegato con tutte le parti interessate alla vertenza, per raggiungere una soluzione finalizzata alla salvaguardia dei posti di lavoro e alla sopravvivenza di un'azienda storica del territorio»
«In questa settimana - spiegano le insegnanti - i team italiani e stranieri saranno coinvolti in una serie di visite alla scoperta del nostro bellissimo territorio e patrimonio artistico-culturale e lavoreranno insieme sul tema dei diritti della donne in Italia ed in Europa, incontrando rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che operano in Val d’ Elsa nell'ambito delle pari opportunità e del contrasto alla violenza di genere»
La candidatura va presentata entro le 12 di venerdì 6 settembre utilizzando la modulistica disponibile nel sito del Comune di Poggibonsi che coadiuvato dalle strutture tecniche di riferimento degli altri Comuni, procederà all'istruttoria. Tutte le domande dovranno essere corredate da curriculum vitae della candidata dal quale risultino le specifiche competenze e esperienze possedute
Nonostante la numerosità dei controlli sul territorio (nel primo semestre del 2019 solo nell'area empolese 146 controlli in cantiere) questo tipo di attività spesso sfugge facilmente, proprio in considerazioni dell'assenza di comunicazioni e della brevità dei lavori da effettuare: occorre, quindi, maggiore responsabilità da parte di chi affida i lavori e di chi li compie. Nel 2018, nell'ambito del Piano strategico Regionale per la sicurezza del lavoro 2016-2020, sono stati ispezionati nel territorio dell'Azienda USL Toscana Centro
«Durante questo periodo non sono mancati momenti di tensione con l’azienda - dichiara Luciano Landini Segretario Generale Fim Cisl Siena -, ma alla fine abbiamo raggiunto un accordo che permette a tutti i lavoratori di PR Industrial, nel prossimo triennio, di poter maturare e raggiungere premi economici anche importanti. L’accordo sottoscritto è in linea con l’attuale periodo storico, che vede un progressivo cambiamento ed un’evoluzione anche nell'ambito delle relazioni sindacali»
L'uomo, legale responsabile di un esercizio pubblico della Val D’Elsa, aveva istallato un impianto di video sorveglianza per il controllo dell’attività dei propri dipendenti, in assenza della prescritta autorizzazione da parte del competente Ispettorato Territoriale Lavoro
L'azione dei finanzieri rientra in un più ampio piano del Comando Provinciale di Siena volto ad individuare situazioni di sfruttamento di manodopera che, oltre a costituire una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità, rappresentano principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi, ai quali, infatti, non vengono riconosciuti i più basilari diritti previsti dalla legge
«L'azienda sta subendo una crisi profonda, a livello europeo, di mercato, perché il 90% della produzione è tutta estera - ci ha spiegato Ceserano -. Già da qualche anno stiamo percorrendo insieme un periodo di ristrutturazione aziendale, accompagnata da cassa integrazione ordinaria e mobilità o incentivazione all'esodo per le persone che manifestavano la volontà di uscire. Negli ultimi due mesi, purtroppo, il percorso condiviso che avevamo intrapreso è venuto meno»