Si è svolta oggi, primo febbraio 2020 a Gambassi Terme la Conferenza Stampa di presentazione dell’adozione della “Nuova Carta dei Diritti della Bambina”
Ieri si è tenuta la presentazione del rapporto annuale 2019 curato da Inail e l’illustrazione del piano operativo 2020 per la sicurezza del lavoro. Nel 2018 sono stati 86 rispetto ai 77 dell’anno precedente (in 26 casi si è trattato di incidenti 'in itinere', cioè avvenuti negli spostamenti da e per il lavoro). La quantità complessiva degli infortuni denunciati in Toscana nel 2018 corrisponde al 7,62% del totale nazionale (di 645.390 denunce), quelli mortali (1.247 in Italia) rappresentano il 6,9%. I dati, ancora ovviamente incompleti, relativi al 2019 mostrano qualche piccola variazione
Per gli altri due occupati, regolarmente assunti al momento dell’intervento, sono stati invece accertati periodi di lavoro a nero pregressi rispetto all'avvio dei controlli da parte dei militari. Gli accertamenti, prontamente eseguiti con scrupolosa meticolosità, hanno permesso di rilevare le irregolarità lavorative, previdenziali ed assicurative dei soggetti, posizioni prontamente comunicate al competente Ispettorato territoriale del Lavoro. Prevista nei confronti del titolare dell’attività l'irrogazione di pesanti sanzioni
«Sono consapevole che si tratta di immagini scioccanti - precisa Francesco Barnini - ma è quello l’effetto che devono suscitare nel visitatore: richiamare la sua attenzione sullo stato di sofferenza e di angoscia da parte di chi – ogni giorno – è vittima di un episodio di violenza, far capire alle persone il vero volto della violenza e dello stupro, cosa significa per una ragazza che lo subisce. Entrano in gioco fattori inimmaginabili, a livello psicologico e sentimentale. Lo sguardo di chi ha subito una violenza, gli occhi e l’espressione del viso in alcuni casi parlano da soli, non possiamo scordarli così facilmente»
L’uomo aveva impiegato sul luogo di lavoro 10 lavoratrici prive di regolare contratto, sulle 14 presenti. In sostanza una percentuale del 71% della forza lavoro risultava essere in nero. Inoltre è stato riscontrato che sei lavoratrici, di nazionalità ucraina, sono prive del legittimo titolo di soggiorno necessario all'impiego in attività lavorative. Il legale rappresentante è stato deferito all'autorità giudiziaria anche per la violazione dell’art. 22 co. 12 del D.Lgs. nr. 286/1998, che disciplina la materia. Verranno infine contestate sanzioni amministrative pecuniarie per 26mila euro
L'ultimo di essi ha interessato un locale valdelsano, nel quale i militari hanno riscontrato la presenza di un lavoratore completamente 'a nero'. Gli accertamenti, eseguiti con meticolosità, hanno permesso di rilevare la completa irregolarità lavorativa, previdenziale ed assicurativa del soggetto, posizione prontamente comunicata al competente Ispettorato territoriale del Lavoro che provvederà all'irrogazione di una pesante sanzione pecuniaria nei confronti del titolare dell'attività
«La nostra associazione - ha detto Serenella Pallecchi aprendo i lavori congressuali dopo la proiezione di due video sulle attività dell’Arci e su "Bella Ciao" cantata dalle donne combattenti curde - è, da sempre, apartitica ma non apolitica. I nostri circoli sono aperti a tutti coloro che si riconoscono nel nostro Statuto, ma non sono luoghi neutri e non siamo neutrali. Per questo motivo, ognuno di noi è chiamato a contrastare intolleranza, egoismo e l’avanzare di una cultura di destra, xenofoba, razzista e fascista che non ha risparmiato il nostro territorio, oltre all'Italia»
L'abbiamo contattata telefonicamente per farci spiegare meglio la sua situazione. Ha un diploma da perito aziendale e corrispondente in lingue estere e ha sempre lavorato come impiegata in ufficio. Questo fino al 2015. Da allora, si sono succeduti soltanto piccoli contratti, lavori saltuari di pochi mesi che non le hanno assicurato alcuna stabilità. Da giugno è di nuovo senza lavoro, così si è messa nuovamente a cercare
«Il triste fenomeno degli infortuni e delle morti sul lavoro è una vera piaga della società moderna - dichiara Daniela Morbis, assessore alle Politiche Sociali e ai diritti di inclusione del Comune di San Gimignano - e anche il nostro territorio non ne è esente. Anche per questo accogliamo favorevolmente iniziative di questo tipo che devono sensibilizzare i cittadini ma anche le aziende perché c'è ancora tanta strada da fare per una piena conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza»
La comunicazione per il licenziamento è arrivata al centro per l'impiego proprio venerdì. «I lavoratori adesso sono liberi ma la Lineatre1 non può assumerli - spiega Daniela Miniero - La Lineatre, nella figura della curatrice, ha interrotto anticipatamente il contratto d'affitto di azienda, però non ha avuto la premura di revocare anche il contratto di locazione. Perché? Per aspettare lo sfratto di morosità e bloccare l'attività produttiva della Lineatre1, così portiamo al fallimento anche un'azienda sana?». La Lineatre1, infatti, come avevamo già avuto modo di scrivere, negli ultimi tre anni ha chiuso il bilancio in positivo e continua a ricevere ordini consistenti