«Le notizie negative per il territorio senese non finiscono. Sulla stampa nazionale si legge della forte riduzione dei consumi nella grande distribuzione nei primi mesi dell'anno e òa provincia di Siena, insieme a quella di Pisa, è la maglia nera del centro-nord Italia con decrementi superiori al 5%. Parlando di grande distribuzione in particolare, è facile dire che non si fa riferimento in linea di massima alla spesa dei ceti più agiati della popolazione». Così interviene il segretario provinciale della Cgil di Siena, Claudio Guggiari
«E' un'occasione importante - affermano Gianni Bartalini e Sergio Kuzmanovic, rispettivamente Segretario del Circolo di Base e Segretario dell'Unione Comunale - per entrare nel merito di temi che riguardano molto da vicino San Gimignano, città a forte vocazione turistico/ricettiva, e che interessano quei settori produttivi che, orientati verso uno sviluppo sempre più sostenibile dell'ambiente e del territorio rurale, contribuiscono fattivamente alla crescita economica e di immagine di un luogo dove nel corso degli anni si sono fortificate esperienze di eccellenza»
In attesa della presentazione ufficiale dell'Osservatorio Socio - Economico del Comune di Castelfiorentino, che metterà a disposizione dati specifici sulla demografia e sul tessuto economico di Castelfiorentino, il primo focus è sui dati relativi alla popolazione straniera. Calano infatti gli stranieri a Castelfiorentino e cambia dunque l'aspetto demografico. E’ questo il primo dato che emerge da un’analisi della popolazione e dei flussi migratori tra il 2014 e il 2015 (dati aggiornati al 31 dicembre), al vaglio dell’Ufficio Statistica per una valutazione più approfondita e che costituisce uno specifico focus sull’immigrazione
«Incontrare le nostre attività produttive recandosi proprio dove esse hanno sede e svolgono la loro attività è un modo per conoscere meglio Certaldo, capire i problemi e ascoltare le loro esigenze anche in relazione alle prossima programmazione urbanistica – spiega il sindaco, Giacomo Cucini – e oltre a questo ci permetterà di comprendere quali sinergie possibili potremmo attivare, in vista del nuovo incubatore di start up da realizzare via XX settembre»
La sezione Val d’Elsa della Lega Nord punta l’attenzione allo sviluppo delle imprese e dell’economia del territorio con una nota di analisi del bilancio di previsione 2016 approvato nell’ultimo consiglio comunale. «È sintomatico - dice Riccardo Galligani - dell’inefficienza di questa amministrazione vedere come il Comune abbia preventivato di spendere per lo sviluppo economico delle pmi e del settore artigianato appena 3mila euro per tutto il 2016, soprattutto in un territorio che è ad alta vocazione produttiva, sia artigianale che industriale».
«La situazione - spiega il presidente di Confesercenti Siena e presidente di turno di Rete Imprese Italia Carlo Conforti -, rispetto a quello che viene detto anche a livello nazionale sulla ripresa, diciamo che qualcosa di positivo si vede anche qui. Si vede un po' più di ripresa, soprattutto nell'industria, che porta maggiore tranquillità. La cosa che infatti maggiormente manca è proprio la tranquillità di poter spendere qualcosa, di vedere un futuro. Diciamo quindi che in questo senso c'è un leggero miglioramento, però i numeri si stanno assestando»
«Con questo bando - osserva il Sindaco, Alessio Falorni – realizziamo un obiettivo strategico del mio programma di Governo, la realizzazione di un incubatore diffuso d’impresa nel centro storico alto. Mediante questo progetto, sul quale il Comune investe risorse per 50milaeuro, affrontiamo per la prima volta il tema della ripresa del tessuto artigianale e commerciale, collegandolo in modo virtuoso a quello dell’imprenditoria e dell’occupazione giovanile. Si tratta insomma di un investimento importante per Castello Alto, che ha bisogno di tornare a vivere attraverso nuove attività»
In tanti in Toscana hanno investito negli ultimi quattro anni: a due miliardi di euro ammontano i capitali intercettati dall'estero dal 2012, con una mediana di circa 400 milioni l'anno nell'ultima legislatura. Una crescita del 25 per cento rispetto ai primi anni Duemila «E' la dimostrazione – dice sempre Rossi - che la Toscana piace e sa essere attrattiva, anche in controtendenza e nonostante la crisi, con produzioni di qualità e capaci di creare lavoro»
«Lo facciamo a prescindere dagli sviluppi nell'inchiesta sull'affidamento dell’incarico di Gestore unico, nel merito della quale non entriamo – osserva Carlo Conforti, Presidente di turno del raggruppamento – ma continuiamo a registrare incrementi nei costi che ricadono sugli utenti e decremento della produttività, intesa come percentuali di rifiuti avviati alla raccolta differenziata. La spesa pubblica nel territorio di riferimento per la gestione rifiuti arriva a 12milioni di euro annui, ben superiore al fabbisogno di 9,3 milioni stimato dal Ministero dell’Economia»
La crisi economica è stata molto dura nella provincia di Siena ed in particolare in Val d’Elsa. Gli indicatori certificano che la ripresa è in corso, con alcuni comparti, che danno i primi segnali positivi. E’ dunque il momento di mettere in campo ulteriori riforme e strategie, confrontandosi sui provvedimenti idonei a dare maggior velocità a questo percorso virtuoso. Lo sviluppo della provincia di Siena non passa solo dall’agroalimentare, dal turismo o dalla cultura, ma anche dalle imprese manifatturiere e quindi dalle sorti del distretto produttivo della Val d’Elsa