«Un piccolo gesto se paragonato all'impegno, al dolore e al sacrificio che Rina Chiarini e Remo Scappini hanno vissuto in nome della Libertà del nostro paese e in confronto alla portata di ciò che, insieme a tanti altre persone che non ci sono più, hanno compiuto per l’Italia. Mi auguro – ha detto il sindaco Brenda Barnini –. che questa stele rappresenti per tutti, passando da questa piazza, un momento di riflessione verso il valore dell’antifascismo»
Marito e moglie, entrambi empolesi, furono tra i principali protagonisti della lotta di Liberazione: per il suo contributo alla Resistenza Rina Chiarini, detta Clara, fu insignita della medaglia d'argento al valor militare.
Anche Remo Scappini pagò a caro prezzo il suo antifascismo, ma 12 anni di carcere duro non lo piegarono. L’installazione e l’inaugurazione del monumento in memoria della coppia partigiana avviene in occasione del 73° anniversario della Liberazione di Empoli
Dedicato all'organizzazione di laboratori culturali nei luoghi emblematici della memoria storica, scenari di episodi di antisemitismo e dittatura nazista, in un percorso ideato per facilitare la conoscenza e la coesione del gruppo, il progetto ha come filo conduttore la lotta per la libertà e la democrazia in Italia al tempo del fascismo, come chiave di lettura del nostro presente e fonte d’ispirazione per un futuro da costruire insieme in una dimensione europea
La stele commemorativa era stata inaugurata il 17 dicembre 2016 in occasione della cerimonia di intitolazione di Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con l’esibizione della Fanfara dei Carabinieri di Firenze, gli interventi del Generale dei Carabinieri Angiolo Pellegrini, di Pierpaolo Romani, Coordinatore Nazionale di “Avviso Pubblico”, di Giacomo Cucini, Sindaco di Certaldo. Presenti tutti i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, le autorità civili e religiose
l Comune era rappresentato dal consigliere Laura Rimi. Dopo la cerimonia, la delegazione ha raggiunto via Antonio Bertoloni, dove l'attrice Luana Antonelli (nella foto in alto, insieme al consigliere Rimi) hanno raccontato la vita della scomparsa. Le sua interpretazione viene ripetuta, insieme agli altri narratori, ogni ora fino alle ore 23.00 di oggi
Verdiana Bivona e Maria Fresu erano amiche: insieme stavano recandosi sul Lago di Garda per una vacanza, insieme alla figlia di Maria (Angela) e di Silvana Ancilotti, anche lei di Castelfiorentino, che rimase ferita. Alle 10.25, al momento della deflagrazione, le donne si trovavano nella sala d'aspetto, molto vicine alla valigia che conteneva la bomba. Per questo motivo, Verdiana, Maria e Angela morirono sul colpo. Del corpo di Maria Fresu fu perduta addirittura ogni traccia per mesi
Non sono mancate le Forze dell’Ordine, le associazioni combattentistiche e reduci, le autorità istituzionali cittadine, rappresentanti delle Forze dell’Ordine sempre vicini e presenti – Polizia, Carabinieri, Polizia stradale e Municipale, Guardia di Finanza – , le associazioni dei carabinieri, dei combattenti e reduci, ANPI, ANED, ANPPIA con il Cavalier i partigiani Dario Del Sordo, Rolando Fontanelli e Ugo Morchi e i molti cittadini, fra cui Sauro Cappelli, presidente onorario Aned
La sera, per la prima volta, alle 22.00 la nuova piazza ospiterà un concerto all'improvviso intitolato “Tutti in piedi”: una chiamata alle armi della musica e del canto ‘tutti insieme e tutti in piedi’ per ricordare e tracciare un ponte tra passato presente e futuro. Un’idea del Comune di Empoli e di Giallo Mare Minimal Teatro pensando alla musica come arma per dire no alla guerra e al terrorismo, per rendere ancora omaggio ai quei cittadini empolesi che persero la vita sotto i fucili nazisti
Ieri, mercoledì 19 luglio, ai piedi della ciminiera della ex Vetreria Taddei, in via Fratelli Rosselli, decine e decine di persone hanno risposto all'appello diffuso da Aned empolese e rilanciato dal sindaco di Empoli, Brenda Barnini, per partecipare a un incontro che è stato un momento di riflessione sull'atto scoperto questa mattina: una svastica nazista che con spray nero ha vandalizzato la targa in pietra serena che riporta i nomi di coloro che furono sequestrati dai nazi-fascisti e portati nei campi di sterminio
Un segno inequivocabile con vernice nera ha deturpato i nomi degli uomini che l’8 marzo 1944 furono portati a Firenze e da lì in treno nei campi di sterminio. Non si è fatta attendere la risposta indignata del sindaco di Empoli Brenda Barnini, questa mattina impegnata a Firenze per il Consiglio Metropolitano come vice sindaco della Città Metropolitana, a nome di tutta la giunta e dell’amministrazione