La prima alla lapide in memoria della Liberazione in piazza XVIII luglio. La seconda nel sottopasso di largo Gramsci all'opera che l'artista Franco Giannini ha dedicato a "La Liberazione". «Ringrazio tutti i partecipanti, ringrazio le autorità militari presenti - dice il Sindaco - Oggi ricordiamo la Liberazione di Poggibonsi avvenuta 73 anni fa. L'ingresso dei Partigiani e delle truppe Alleate segnò la conclusione del periodo più buio della nostra storia»
Il programma dell'iniziativa prevede alle ore 8.30 l'omaggio ai Partigiani caduti, presso i cippi a loro dedicati; alle ore 10.00 il ritrovo presso il "Capanno dei Partigiani", comando della Brigata; alle ore 10.30 i saluti delle Autorità e, a seguire, gli interventi dal pubblico. Concluderà la Presidente del Comitato Provinciale Anpi di Siena Silvia Folchi
Una grande novità: il Sindaco Alessio Falorni ha infatti impartito le disposizioni agli uffici competenti per avviare la procedura di intitolazione del nuovo parco al Cardinale Silvano Piovanelli, scomparso un anno fa. «E’ per me una gioia immensa – sottolinea - annunciare questa decisione ai miei concittadini, in memoria del nostro amato Piovanelli, proposto di Castelfiorentino per quasi vent’anni, che ha lasciato un ricordo bellissimo all’interno della nostra comunità grazie alla sua capacità di parlare e dialogare con tutti»
L'appuntamento è dal 2 al 4 giugno 2017 con concerti, presentazioni di libri, confronti e molto altro ancora. Tanti ospiti e tanti eventi tutti gratuiti
«Una commemorazione – ha sottolineato l’assessore Susanna Salvadori - che ogni anno ci vede partecipi, per ricordare e contribuire e sedimentare nella memoria collettiva una pagina dolorosa e drammatica della nostra storia. Un impegno che si rinnova ogni anno per ribadire valori e principi che ci sono cari e che sono cardine della nostra cultura e della nostra società democratica. Quei principi che rifiutano odio, fanatismo, violenza»
“Governare l’Arno. Uso delle acque e interventi di regimazione tra XV e XVIII secolo”, questo il titolo del prossimo numero della rivista Quaderni d'Archivio
La “Giornata del Ricordo” si celebra il 10 febbraio in memoria delle oltre 15mila vittime delle foibe e dell’esodo di 350mila Italiani costretti a fuggire dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, a causa delle vicende della 2^ Guerra mondiale e della situazione al confine nord-orientale dell’Italia. Il 10 febbraio del 1947 fu infatti firmato il trattato di pace con cui le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste, passarono alla Jugoslavia
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza che viene celebrata in tutto il mondo il 27 gennaio di ogni anno come momento di commemorazione delle vittime dell'Olocausto. In quella stessa data del 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Il suo ricordo serve per non dimenticare le vittime dell'Olocausto, delle leggi razziali e tutti coloro che hanno protetto i perseguitati, nonché i deportati militari e gli oppositori politici della Germania nazista
Deportati e uccisi nei campi non si finiva però solo per questioni di "razza" o di genere. Molto sono stati i "politici" ovvero coloro che si opponevano al nazismo partecipando alle formazioni partigiane, o coloro che, militari, dopo l'otto settembre 1943 scelsero di continuare la guerra contro i nazifascisti. Gli studenti hanno incontrato nel gruppo di lavoro i rappresentanti dell'Associazione Nazionale ex Deportati e dell'Associazione Nazionale ex Internati
Sul palco una nuova formazione teatrale di giovanissimi: il gruppo teatrale de La Polisportiva con studenti di seconda e terza media di Certaldo, diretti da Lucia Baldi