Naccari (Tni Italia-Ristoratori Toscana): “Non ce ne andiamo fino a quando non avremo quello che ci spetta”
L'annuncio del coordinamento del comitato: "Riaprire in sicurezza con continuità e regolarità"
Fipe-Confcommercio dice 'Basta!"
Presenti anche ristoratori senesi ieri in piazza della Repubblica a Firenze, dove Confesercenti ha indetto una manifestazione regionale per dimostrare l’angoscia e l'insoddisfazione degli imprenditori
Lanciata sui social l'iniziativa per boicottare le lezioni a distanza l'8, 9 e 10 giugno
«Vorremmo che si trovasse un modo per facilitare il raggiungimento del parcheggio del Vallone e soprattutto che la prima ora per i posti auto nelle strisce blu fosse gratuita». Questa in sostanza la proposta avanzata dai negozianti, che hanno poi specificato che «questa misura sarebbe da applicare solo durante i trecento giorni in cui c’è il cantiere, non per sempre». Sarebbe inoltre utile, a loro avviso, che l’orario della ZTL fosse prolungato fino alle 18:30.
«Il centro storico sta soffrendo molto, ma nonostante questo i commercianti si sono sempre dati un gran da fare per risollevare la situazione e per mantenere in vita il centro cittadino – si legge nel volantino affisso nei negozi -. Il nostro obbiettivo è quello di stimolare il senso civico, l'amore per le proprie radici e il rispetto per il nostro lavoro che viene continuamente messo alla prova. Ma da soli non possiamo riuscire a risollevare questa difficile situazione e crediamo fermamente che qualcosa in più possa e debba essere fatto anche dall'amministrazione»
«Sarà una grande manifestazione - ha detto Mattia, uno degli organizzatori -, c'è bisogno del supporto di tutte quelle persone che si vogliono opporre a questo continuo clima di razzismo e xenofobia che serpeggia nell'aria. Non ci nascondiamo e ci vogliamo opporre al Decreto Sicurezza che criminalizza e rende più difficile il processo d'integrazione. Partiti, associazioni e sindacati hanno aderito, ma più siamo meglio è! Ci saranno flash mob e interventi»
«Non stiamo chiedendo nulla - ha detto il presidente nazionale FAIB Martino Landi -, se non il rispetto delle leggi che ci sono in questo settore, che vengono puntualmente calpestate e portano situazioni di questa natura. Abbiamo costretto, dopo un anno e mezzo di rifiuto, la Petrolifera Adriatica a intavolare una trattativa, ma, nei tre o quattro incontri degli ultimi mesi continuano a fare proposte indecenti. Abbiamo deciso allora di portare la società in Tribunale con delle cause individuali, azione intrapresa da gran parte dei gestori toscani iscritti alla FAIB»
E' una situazione inaccettabile e quello che viene percepito è che l'Amministrazione Penitenziaria, per quanto riguarda San Gimignano, abbia cercato di risolvere un problema ponendone un altro maggiore, costringendo il personale di Polizia a scegliere tra l’avere una direzione e la propria sicurezza individuale. E' l'ennesima presa in giro e mancanza di rispetto verso chi con dedizione e fedeltà ha portato avanti l’istituto nelle situazioni più difficoltose e disperate, rimboccandosi le maniche»