Un incontro per presentare ufficialmente la guida realizzata in lingua italiana e inglese per accompagnare il percorso espositivo 'Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa', allestito fino al 23 aprile nella Sala Sigerico dello stesso Complesso monumentale, e il numero 406 della rivista Archeo, media partner del percorso espositivo, alla presenza del direttore Andrea Steiner. L'appuntamento sarà anche l'occasione per fare il punto sugli scavi archeologici a Monteriggioni
«I numeri del primo mese di apertura del percorso espositivo dedicato agli Etruschi - afferma Raffaella Senesi, sindaco di Monteriggioni - confermano l'attrattiva di un'esposizione che il Comune ha fortemente voluto per riscoprire, per la prima volta, la storia più antica del nostro territorio e andare oltre l'immagine famosa in tutto il mondo del nostro Castello»
E' stato aperto al pubblico il percorso espositivo 'Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa', che accompagnerà i visitatori alla scoperta della vita e dei costumi dell'epoca attraverso oltre 250 reperti provenienti dai musei di Colle di Val d'Elsa, Firenze, Siena e Volterra; installazioni multimediali realizzate con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Siena; ricostruzioni in 3D di reperti ceduti agli inizi del Novecento alla Antikensammlung di Berlino e pezzi alla loro prima esposizione pubblica
L'esposizione è in fase di allestimento, con più di 250 reperti e della tomba appartenente a una ricca famiglia aristocratica rinvenuta intatta
La Necropoli rappresenta per il territorio di Sovicille un sito di particolare interesse storico e turistico che grazie anche agli interventi effettuati, è tornata ad essere centro vivo di cultura
L'evento nasce in seno alla celebrazione della Giornata degli Etruschi, promossa a cadenza annuale dal Consiglio regionale della Toscana al fine di valorizzare il patrimonio lasciato da questo straordinario popolo
Sul Poggio del Boccaccio si effettueranno prove di ricognizione, ma anche di analisi del paesaggio circostante attraverso il binocolo. La giornata proseguirà nell'antiquarium allestito in Palazzo Pretorio
«Mi ricordo benissimo quel giorno dell’aprile 1986 – osserva Marco Chiarugi, membro dell’Associazione Archeologica della Valdelsa Fiorentina – in quanto fu lo stesso giorno in cui dettero notizia del disastro di Chernobyl. Stavo facendo una ricerca su un sito di epoca medioevale e notai a un certo punto un ciglione franato, da cui potei individuare una scodella ben conservata, che mi pareva più antica