Al Consiglio Comunale prenderà parte anche l’Assessore Regionale alla Salute Stefania Saccardi e il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Antonio Fullone. Sovraffollamento dei detenuti e mancanza di personale di sorveglianza saranno i temi centrali della seduta consiliare che si pone l’obiettivo di scandagliare a 360 gradi le problematiche e le necessità della Casa di Reclusione di Ranza e di tutto il sistema penitenziario italiano
A distanza di sei anni dalla storica firma che sancì il trasferimento gratuito del Complesso dell'ex Convento ed ex Carcere di San Domenico a Comune di San Gimignano, Regione Toscana e Provincia di Siena, poi uscita dal progetto, si è chiusa la fase di studio, di diagnostica, di progettazione, di costruzione d'intese con Ministero, Regione, Demanio, Soprintendenza. E' stato quindi individuato l'iter giuridico migliore per raggiungere l'obiettivo di restaurare e mettere in sicurezza il Complesso e per dargli nuova vita mettendolo al servizio della cultura e dell'identità sangimignanese e toscana
«E' un sogno che si sta per avverare, durato 25 anni dal quel 1993, anno nel quale finì l'uso carcerario del San Domenico - sottolinea il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi -. Da allora la comunità sangimignanese ha chiesto per molti lustri di divenirne proprietaria e quindi attrice diretta del futuro del San Domenico. Questo è avvenuto solo nel 2011 quando la mia Amministrazione usò per prima in Italia la Legge sul Federalismo Demaniale. Da allora abbiamo lavorato sodo per sei anni per superare le mille difficoltà che ci si sono parate davanti»
Giuseppe è stato implicato suo malgrado in una vicenda assai grave che ha coinvolto diverse forze. Ha scontato, da innocente, 22 anni di reclusione nella Casa Circondariale di Ranza a San Gimignano, dal 1990 al 2012. La triste vicenda è nata nei primi giorni del gennaio 1976, nel momento in cui viene arrestato con l'accusa di aver ucciso due giovani carabinieri
Monumento di un personale riscatto, La combinazione schiude un universo delittuoso narrandolo ‘dal di dentro’, illustrandone certi snodi anche psicologici e addirittura quasi ideologici
Detenuti chef per un giorno, per portare fuori dal carcere gusto e creatività in cucina. L'iniziativa vedrà protagonisti, martedì 16 maggio, venti studenti del circuito di Alta Sicurezza della Casa di reclusione di Ranza, a San Gimignano, che frequentano la sede carceraria dell’Istituto Enogastronomico di Colle Val d’Elsa, indirizzo dell’Istituto d’Istruzione superiore statale “Bettino Ricasoli” di Siena. I detenuti - alunni delle classi III, IV e V C - prepareranno un pranzo per 80 persone all'interno della Casa di reclusione, portando in tavola antipasti, primi e secondi piatti e dessert
«Un’intesa che ha una duplice valenza, ambientale e sociale – hanno sottolineato il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi e l’assessore all'ambiente Niccolò Guicciardini -. Dal corretto smaltimento dei rifiuti in carcere ne trarrà giovamento la differenziazione e il riciclo e, al contempo, si coinvolgono così i detenuti in un progetto sociale. Come amministrazione comunale siamo lieti di compartecipare a questo progetto che ci auguriamo possa fare scuola in Toscana e in Italia»
Sul palcoscenico per ridere della vita. Questo lo spirito che ha portato i detenuti della Casa di Reclcusione di Ranza, a San Gimgnano, a cimentarsi nelle vesti di attori per una sera in “Ciak si ride”. Lo spettacolo è l'evento finale del laboratorio di espressività creativa condotto dal funzionario giuridico pedagogico Emanuela Cimmino al quale hanno partecipato, da ottobre, tredici detenuti dell’Alta Sicurezza.
Una favola per “evadere”. Si chiama “Su ali di carta con Oscar” ed è un libro che con le favole di Esopo che ha coinvolto i detenuti del carcere di Ranza a San Gimignano attraverso Maria Angela Oliva. «Si tratta di un lavoro – ha detto l'insegnante durante la presentazione, durante la quale sono state consegnate alcune copie del volume alla biblioteca del Cpia “Sandro Pertini” di Poggibonsi – su 100 favole di Esopo perché parlava esempi concreti di giustizia, dava esempi positivi da seguire»
In occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, verrà riproposto lo spettacolo Carmen e le ex ospiti del carcere di Empoli