Alle ore 21.15 del giorno 28 agosto, presso la piazzetta situata accanto alla zona commerciale del quartiere Agrestone a Colle di Val d’Elsa, si è tenuto un incontro organizzato dal “Comitato Parco dell’Agrestone”, per discutere degli ultimi avvenimenti riguardanti la costruzione del centro pastorale, di cui anche noi ci siamo occupati. Alla riunione erano presenti all’incirca trenta persone, durante la quale si è cercato di fare una ricapitolazione della situazione, mettendo alla luce soprattutto alcuni aspetti del progetto che potrebbero essere irregolari e la mancanza di interesse da parte del Comune.
«L'idea di questo progetto - ci spiega Andrea Grassini, in arte Mind GAP - è nata mentre mi trovavo a Madrid per frequentare un corso di fotografia e, leggendo i commenti e le varie notizie sui social, sono venuto a conoscenza delle costruzioni che stanno facendo nel Parco dell'Agrestone. La proposta, come è sottolineato anche sulla pagina Facebook, non ha nessuno scopo politico, ma intende essere semplicemente un modo per sensibilizzare i cittadini alla difesa di aree verdi e di spazi aperti»
Sull'intera vicenda si è tenuto un dibattito il 6 luglio scorso alla Festa della Liberazione, in cui si è cercato di fare il punto della situazione, mettendo il luce, oltre alle evidenti problematiche, il fatto che sull'intera questione c’è stata poca informazione, tant'è che molti cittadini del quartiere hanno saputo del progetto solo nel momento in cui hanno visto l’inizio dei lavori. Abbiamo parlato con l'architetto Tamara Migliorini e il parroco di San Marziale don Enrico
Li avevamo lasciati così, a un tavolino, in una fredda serata dello scorso novembre. C’erano Don Enrico, parroco della Chiesa di San Marziale a Gracciano, Tamara Migliorini, l’architetto che un anno fa cercò di sensibilizzare l’opinione pubblica sul progetto di costruzione al parco dell'Agrestone, e la giornalista che ha moderato l’incontro Elda Lettieri
Era il 25 luglio scorso quando abbiamo pubblicato la lettera aperta che l'Architetto colligiano Tamara Migliorini ha scritto all'Amministrazione di Colle di Val d'Elsa a proposito della cementificazione del Parco Urbano dell'Agrestone, che ha scatenato commenti e critiche. Nel corso dei mesi il dibattito è andato avanti, incontrando nuove critiche e proposte, oltre che l'interesse della stampa e dei media
La città, cosa significa e come si evolve, cosa ha rappresentato nel Medioevo e nei secoli successivi, cosa vuol dire oggi. E' questo il tema centrale intorno al quale dialogherà Duccio Balestracci, docente di Storia Medievale presso il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell'Università degli Studi di Siena, giovedì 17 novembre al Circolo dell'Agrestone a Colle di Val d'Elsa. Insieme a lui Lodovico Andreucci, suo studente
Era il 25 luglio scorso quando abbiamo pubblicato la lettera aperta che l'Architetto colligiano Tamara Migliorini ha scritto all'Amministrazione di Colle di Val d'Elsa a proposito della cementificazione del Parco Urbano dell'Agrestone, che ha scatenato commenti e critiche. A distanza di un mese e mezzo ecco che di nuovo si rivolge al sindaco Canocchi, alla sua giunta e ai suoi consiglieri per esporre alcune precisazioni e proposte alternative
«Questo principio sacrosanto non può essere richiamato a fasi alterne, ovvero richiederlo quando si è all’opposizione e negarlo quando si è al governo della città!». Comincia così il comunicato stampa del Movimento Cinque Stelle di Colle di Val d'Elsa che non nasconde il proprio stupore nell'atteggiamento del Partito Democratico sulla questione dell'urbanizzazione al Parco dell'Agrestone
«Il Partito democratico ha sempre riconosciuto le scelte urbanistiche delle precedenti amministrazioni in merito al Piano di edilizia pubblica dell'Agrestone e mai si è opposto al diritto della Curia di edificare un luogo religioso nel quartiere. Abbiamo solo rivolto un appello, che rinnoviamo, alla Curia stessa, affinché, attraverso l’amministrazione comunale, si coinvolgano i cittadini per realizzare un progetto che riguarda tutta la comunità»
«Ogni estate ha la sua polemica, lo scorso anno la scuola, quest'anno la chiesa. Per questo serve chiarezza e un minimo di serietà». A dirlo è l'amministrazione comunale di Colle di Val d'Elsa, che si esprime dopo le recenti polemiche riguardo alla questione della costruzione della nuova chiesa dell'Agrestone. L'esortazione a trovare soluzioni alternative era arrivata a fine luglio dall'Architetto Tamara Migliorini